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Significato di fader

regolatore del volume; dispositivo di controllo del suono

Etimologia e Storia di fader

fader(n.)

Dispositivo di controllo del suono, 1931, sostantivo agente derivato dal verbo fade (v.).

Voci correlate

All'inizio del XIV secolo, il termine significava "perdere luminosità, diventare pallido." Proviene dall'antico francese fader, che significa "diventare debole, appassire, seccarsi." Questo a sua volta deriva dall'aggettivo fade, usato già nel XII secolo per descrivere qualcosa di "pallido, debole; insipido, privo di sapore." Si pensa che abbia origini nel latino volgare *fatidus, frutto di una fusione tra il latino fatuus ("sciocco, insipido") e vapidus ("piatto, privo di sapore"). Il termine è legato anche a Faded e fading. Riguardo ai suoni, il significato è attestato dal 1819. La forma transitiva è comparsa negli anni '90 del '500, mentre in cinematografia è stata adottata nel 1918.

Adieu! adieu! thy plaintive anthem fades
 Past the near meadows, over the still stream,
   Up the hill-side; and now 'tis buried deep
    In the next valley-glades:
Was it a vision, or a waking dream?
 Fled is that music:" Do I wake or sleep?
[Keats, from "Ode to a Nightingale"]
Adieu! adieu! il tuo inno lamentoso svanisce
 Oltre i prati vicini, sopra il ruscello tranquillo,
   Su per il pendio; e ora è sepolto profondo
   Nelle radure della valle accanto:
Era una visione, o un sogno ad occhi aperti?
 Quella musica è svanita: sono sveglio o sto sognando?
[Keats, da "Ode to a Nightingale"]
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    Tendenze di " fader "

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    Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of fader

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