Etimologia e Storia di dingbat

Nel 1838, in inglese americano, sembra che originariamente fosse il nome di qualche tipo di bevanda alcolica, ma la sua origine è sconosciuta. È entrato a far parte di quella classe di parole (come dingus, doohickey, gadget, gizmo, thingumabob) create per dare un nome a oggetti di cui non si conosce o non si ricorda il nome proprio. È stato usato in vari periodi per indicare "denaro," "un vagabondo professionista," "un muffin," "genitali maschili," "un cinese," "un italiano," "una donna che non è né tua sorella né tua madre," e "una persona sciocca in autorità." È stato reso popolare nel senso di "persona sciocca" dal programma televisivo statunitense "All in the Family" (1971-79), anche se questo uso risale al 1905. In tipografia, già nel 1912 era usato come termine da tipografo per indicare un ornamento utilizzato nei titoli o con le illustrazioni.

About 10:30 o'clock there was a snap of breaking metal, and the machine was stopped. It was discovered that the gilderfluke had come into contact with the dudad which operates the dingus on the diaphason, thereby letting the Johnson bar oscillate as it were between Alpha and Omega, thus preventing the dingbat from percolating the perihelion of the gazabo, and causing the dofunny on the parallelogram to drop into oblivion. [from an Illinois newspaper's account of a production delay caused by a Linotype machine breakdown, reprinted in Inland Printer, Chicago, February 1903]

Verso le 10:30 si è sentito un rumore metallico, come di rottura, e la macchina si è fermata. Si è scoperto che il gilderfluke era entrato in contatto con il dudad che aziona il dingus sul diaphason, permettendo così al Johnson bar di oscillare tra Alpha e Omega, impedendo al dingbat di percolare il perihelion del gazabo, e facendo cadere il dofunny sul parallelogram into oblivion. [da un resoconto di un giornale dell'Illinois su un ritardo nella produzione causato da un guasto di una macchina Linotype, ripubblicato in Inland Printer, Chicago, febbraio 1903]