"L'attività di scrivere, editare o pubblicare un giornale o un periodico pubblico," 1821, inizialmente considerato un termine francese in inglese, derivato dal francese journalisme (1781), da journal "pubblicazione quotidiana" (vedi journal); confronta journalist.
Where men are insulated they are easily oppressed; when roads become good, and intercourse is easy, their force is increased more than a hundred fold: when, without personal communication, their opinions can be interchanged, and the people thus become one mass, breathing one breath and one spirit, their might increases in a ratio of which it is difficult to find the measure or the limit. Journalism does this office .... ["New Monthly Magazine," London, 1831]
Dove gli uomini sono isolati, sono facilmente oppressi; quando le strade diventano buone e le comunicazioni facili, la loro forza aumenta più di cento volte: quando, senza comunicazione personale, le loro opinioni possono essere scambiate, e la gente diventa così un'unica massa, respirando un solo respiro e un solo spirito, il loro potere cresce in una misura difficile da misurare o limitare. Il giornalismo svolge questo compito .... ["New Monthly Magazine," Londra, 1831]
[Géo] London was in western France covering the trial of a parricide that began in mid-afternoon. Because he had an early deadline, he telephoned a story that he was certain would take place: an angry crowd cursing the accused as he was marched to the courthouse from his holding cell at the police station. London then relaxed over lunch until he saw with dismay the guards and the prisoner coming but "not even the shadow of a gawker." His reputation at stake, he stalked to the door, cried out, "Kill him!" and returned to his table. [Benjamin F. Martin, "France in 1938"]
[Géo] London si trovava nella Francia occidentale a seguire il processo di un parricida che era iniziato nel pomeriggio. Poiché aveva una scadenza ravvicinata, telefonò per raccontare una storia che era certo si sarebbe verificata: una folla arrabbiata che malediceva l'imputato mentre veniva portato al tribunale dalla sua cella di detenzione alla stazione di polizia. London poi si rilassò a pranzo finché non vide con sgomento le guardie e il prigioniero arrivare ma "non c'era nemmeno l'ombra di un curioso." Con la sua reputazione in gioco, si diresse verso la porta, gridò "Uccidetelo!" e tornò al suo tavolo. [Benjamin F. Martin, "France in 1938"]