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Significato di fateful

fatale; di grande importanza; profetico

Etimologia e Storia di fateful

fateful(adj.)

Negli anni 1710, il termine "fatale" assume il significato di "profetico," derivando da fate (sostantivo) e -ful. L'accezione di "conseguenze di grande rilevanza" si sviluppa intorno al 1800. È interessante notare che poeti del XVIII e XIX secolo a volte lo utilizzano come se significasse "capace di uccidere," un significato che di solito è associato a fatal. Le diverse sfumature del termine fate (sostantivo) hanno portato anche alla formazione di aggettivi come fated, che significa "condannato," ma può anche essere interpretato come "predestinato dal destino." Altri esempi includono fatiferous, che significa "mortale, letale" e risale agli anni '50 del 1600, derivando dal latino fatifer, ovvero "portatore di morte." Inoltre, troviamo fatific e fatifical, risalenti circa al 1600, che significano "capace di predire il futuro," e derivano dal latino fatidicus, che significa "profetico."

Voci correlate

Verso la fine del XIV secolo, il termine veniva usato per indicare qualcosa "decretato dal destino" o "carico di destino". Deriva dall'antico francese fatal (XIV secolo) e direttamente dal latino fatalis, che significa "ordinato dal destino, decretato, destinato; appartenente al destino o al fato; distruttivo, mortale". Quest'ultimo termine proviene da fatum (vedi fate (n.)). I significati originali sono ormai obsoleti. In inglese, l'accezione "causante o accompagnato dalla morte" è attestata già all'inizio del XV secolo, mentre il significato "riguardante o legato al destino" appare a metà del XV secolo.

Verso la fine del XIV secolo, il termine indicava "il destino di una persona; il corso di vita predeterminato," ma anche "lo spirito guida di qualcuno." Derivava dall'antico francese fate e direttamente dal latino fata, che è anche l'origine delle parole spagnola hado, portoghese fado e italiana fato. In latino, fata è il plurale neutro di fatum, che significa "dichiarazione profetica di ciò che deve avvenire, oracolo, predizione." Quindi, il significato comune del termine latino era "ciò che è predestinato, il destino," letteralmente "ciò che è stato detto (dagli dèi)." Questa parola deriva dal participio passato neutro di fari, che significa "parlare," e risale alla radice indoeuropea *bha- (2), che significa "parlare, raccontare, dire." Spesso, in latino, il termine aveva una connotazione negativa, associato a "sfortuna, cattiva sorte; disavventura, rovina; una peste o una calamità."

All'inizio del XV secolo, il termine cominciò a essere usato per descrivere "il potere che governa i destini, l'agenzia che predetermina gli eventi; una predestinazione soprannaturale." Veniva anche usato per personificare il destino stesso. Il significato di "ciò che deve accadere" si affermò negli anni '60 del Seicento, mentre l'idea di "evento finale" emerse nel 1768. L'evoluzione del significato in latino passa dall'idea di "sentenza degli dèi" (greco theosphaton) a quella di "sorta, porzione" (greco moira, personificata come una dea da Omero).

Il concetto di "una delle tre dee (Cloto, Lachesi e Atropo) che determinano il corso della vita umana" (o, come lo definì Blount, "le tre Signore del destino") si diffuse in inglese negli anni '80 del Cinquecento. In greco, queste dee erano chiamate Moirai (come detto sopra), da un verbo che significava "ricevere la propria parte." In latino, Parca indicava "una delle tre Fati o dee del destino" (da cui il francese parque "una Fata;" lo spagnolo parca "la Morte personificata; il Mietitore"). Questo termine potrebbe derivare da parcere, che significa "agire con parsimonia, astenersi da; avere pietà di, astenersi dal danneggiare o punire" (se così fosse, qui sarebbe probabilmente un eufemismo) o da plectere, che significa "intrecciare, tessere." La parola nativa in inglese era wyrd (vedi weird).

J'y suivais un serpent qui venait de me mordre
Quel repli de désirs, sa traîne!...Quel désordre
De trésors s'arrachant à mon avidité,
Et quelle sombre soif de la limpidité!
[Paul Valéry, from La Jeune Parque]
J'y suivais un serpent qui venait de me mordre
Quel repli de désirs, sa traîne!...Quel désordre
De trésors s'arrachant à mon avidité,
Et quelle sombre soif de la limpidité!
[Paul Valéry, da La Jeune Parque]
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Tendenze di " fateful "

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Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of fateful

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