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Significato di fortune-teller

indovino; chiromante; veggente

Etimologia e Storia di fortune-teller

fortune-teller(n.)

anche fortuneteller, anni 1580, da fortune + teller. La frase verbale tellen fortune è attestata all'inizio del XV secolo; il sostantivo verbale fortune-telling compare negli anni 1570. Lot-teller risale agli anni 1570.

Voci correlate

Intorno al 1300, il termine fortune inizia a essere usato per indicare "caso, fortuna come forza negli affari umani." Proviene dal francese antico fortune, che significava "destino, buona sorte, sfortuna," e risale al latino fortuna, che indicava "caso, sorte, buona fortuna." La radice latina fors (genitivo fortis) significa anch'essa "caso, fortuna." Alcuni studiosi suggeriscono che possa derivare dalla radice protoindoeuropea *bher- (1), che significa "portare" o "sostenere," e che si ricollegherebbe anche all'idea di "dare alla luce," sebbene, come osserva de Vaan, "il passaggio semantico da 'carico' o 'il portare' a 'caso, fortuna' non sia immediato." Una possibile interpretazione è che fortune indicasse "ciò che viene portato" o "ciò che ci viene dato."

Il significato di "ricchezza posseduta" appare per la prima volta nell'opera di Spenser. Probabilmente si è evoluto da un'idea più ampia di "condizione o posizione nella vita," da cui è derivato il concetto di "stato determinato dalla ricchezza," fino a indicare direttamente "ricchezza" o "grande patrimonio." Spesso la fortuna è stata personificata come una dea, e la sua ruota simboleggia il cambiamento e l'incertezza. L'espressione Soldier of fortune è attestata negli anni '60 del Seicento. Fortune 500, che si riferisce alle "aziende americane più redditizie," compare nel 1955, tratto dalla lista pubblicata annualmente nella rivista "Fortune." Infine, Fortune-hunter, che indica "chi cerca di sposarsi per ricchezza," risale agli anni '80 del Seicento.

Verso la fine del XV secolo, il termine indicava "chi paga, riceve e conta denaro," un funzionario governativo o istituzionale, un sostantivo agente derivato da tell (v.) nel suo significato secondario di "contare, enumerare," che è il senso principale di parole affini in molte lingue germaniche. Nel XIX secolo, è stato usato soprattutto per indicare i funzionari di banca che pagano o ricevono denaro. Correlato: Tellership.

Il sostantivo agente è attestato prima con l'altro significato di tell; "persona che annuncia o narra, chi comunica o espone qualcosa" (fine del XIV secolo, fine del XIII secolo come cognome), e anche "un predicatore; chi parla liberamente."

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