Etimologia e Storia di gorilla

Nel 1847, il missionario statunitense Thomas Savage applicò questo termine a una specie di grandi scimmie antropomorfe (Troglodytes gorilla), prendendolo dal greco gorillai, plurale del nome dato a esseri selvaggi e pelosi (ora si pensa fossero scimpanzé) in una traduzione greca del racconto del navigatore cartaginese Annone riguardo al suo viaggio lungo la costa nord-occidentale dell'Africa, circa 500 anni prima dell'era comune. Si dice che fosse una parola africana.

In its inmost recess was an island similar to that formerly described, which contained in like manner a lake with another island, inhabited by a rude description of people. The females were much more numerous than the males, and had rough skins: our interpreters called them Gorillae. We pursued but could take none of the males; they all escaped to the top of precipices, which they mounted with ease, and threw down stones; we took three of the females, but they made such violent struggles, biting and tearing their captors, that we killed them, and stripped off the skins, which we carried to Carthage: being out of provisions we could go no further. [Hanno, "Periplus"]

Nel suo recess più profondo c'era un'isola simile a quella descritta in precedenza, che conteneva a sua volta un lago con un'altra isola, abitata da una gente rozza. Le femmine erano molto più numerose dei maschi e avevano pelli ruvide: i nostri interpreti le chiamavano Gorillae. Le inseguimmo, ma non riuscimmo a catturare nessun maschio; tutti scappavano in cima ai dirupi, che scalavano con facilità, e ci lanciavano pietre; prendemmo tre femmine, ma esse si dimenarono così violentemente, mordendo e strappando i loro rapitori, che le uccidemmo e potemmo togliere le pelli, che portammo a Cartagine: essendo rimasti senza provviste non potevamo andare oltre. [A. Hanno, "Periplus"]

Usato per descrivere persone percepite come simili a gorilla, a partire dal 1884.