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Significato di multiplier

moltiplicatore; numero che aumenta; fattore di moltiplicazione

Etimologia e Storia di multiplier

multiplier(n.)

Verso la fine del XV secolo, si usava per indicare "colui che o ciò che moltiplica o aumenta in numero," un sostantivo agente derivato da multiply. In aritmetica, a partire dagli anni '40 del 1500, il termine si riferiva "al numero per cui un altro viene moltiplicato."

Voci correlate

Metà del XII secolo, multeplien, "far diventare molti, aumentare in numero o quantità," dall'antico francese multiplier, mouteplier (XII secolo) "aumentare, ingrandirsi; fiorire; riprodursi; estendersi, arricchirsi," dal latino multiplicare "aumentare," da multiplex (genitivo multiplicis) "avere molte pieghe, molte volte maggiore in numero," dalla forma combinata di multus "molto, molti" (vedi multi-) + -plex "-volte," dalla radice PIE *plek- "intrecciare."

Il significato intransitivo di "crescere o aumentare in numero o estensione" (soprattutto "avere figli, produrre prole") risale alla metà del XIV secolo. Il senso matematico di "eseguire il processo di moltiplicazione" è attestato dalla fine del XIV secolo. Correlati: Multiplied; multiplying.

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    Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of multiplier

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