Etimologia e Storia di shill

«Colui che funge da esca per un giocatore d'azzardo, un banditore d'asta, ecc.», a partire dal 1911, in articoli di giornale che smascherano aste truffaldine. Potrebbe essere originariamente una parola proveniente dall'argot dei circhi o dei carnevali statunitensi e una forma abbreviata di shilaber, shillaber (1908), «colui che cerca di attirare o ingannare i clienti», il cui significato esatto è sconosciuto e che è anche un cognome. Lo slang dei carnevaleschi è spesso molto oscuro. Il verbo «fare da shill» è attestato già nel 1914. Correlati: Shilled; shilling.

The auction game, as practice in Chicago on South State street, for instance, is a sordid affair, run according to cut and dried rules which admit of no freshness or originality. The list of employees is made up of one backer, or proprietor, two auctioneers, one pretty girl cashier, and from two to ten "shills," whose business it is to stand around in the crowd and make fake bids for the articles on sale. [The Chicago Sunday Tribune, May 12, 1912]

Il gioco delle aste, come si pratica a Chicago, ad esempio, lungo South State Street, è una faccenda squallida, gestita secondo regole rigide e predefinite che non ammettono freschezza o originalità. La lista dei dipendenti è composta da un finanziatore, o proprietario, due banditori d'asta, una bella ragazza cassiera e da due a dieci «shills», il cui compito è quello di stare in mezzo alla folla e fare offerte false per gli articoli in vendita. [The Chicago Sunday Tribune, 12 maggio 1912]