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Significato di Miserere

recitazione del Salmo 51; supplica di perdono; espressione di pietà

Etimologia e Storia di Miserere

Miserere(n.)

Intorno al 1200, il termine indicava la "recitazione del 51° Salmo" (nella Vulgata, il 50°), uno dei "Salmi Penitenziali," così chiamato per la frase Miserere mei Deus "Abbi pietà di me, o Dio," che è l'apertura del salmo nella Vulgata. La parola latina miserere significa "provare pietà, avere compassione, commiserare," ed è l'imperativo singolare della seconda persona del verbo misereri "avere misericordia," derivato da miser "miserabile, degno di pietà" (vedi miser).

Tra il XV e il XVII secolo, il termine veniva usato in modo informale per indicare un'unità di tempo, ossia "il tempo necessario per recitare il Miserere." Le composizioni musicali di questo salmo sono famose per la loro straordinaria efficacia. Inoltre, il verbo latino compare anche in miserere mei "una sorta di colica severa ('passione iliaca') accompagnata da crampi lancinanti e vomito di escrementi" (1610 circa); letteralmente significa "abbi pietà di me."

Voci correlate

Nella metà del 1540, il termine indicava una "persona miserabile, un disgraziato," derivando dal latino miser (aggettivo) che significava "infelice, miserabile, degno di pietà, in difficoltà." Nonostante non si sia riusciti a trovare una genealogia accettabile per questa parola nel Proto-Indoeuropeo [de Vaan], il suo significato originale in inglese è oggi obsoleto. La principale accezione moderna, quella di "persona avara che accumula denaro" (ossia "colui che, nonostante la ricchezza, si comporta come se fosse povero" - Century Dictionary), è documentata già negli anni '60 del 1500, probabilmente a causa dell'apparente infelicità di queste persone. L'accezione più antica è però ancora presente in parole come miserable, misery, e simili.

Oltre a indicare la miseria generale, il termine latino aveva anche una connotazione di "amore erotico intenso" (si pensi allo slang got it bad, che significa "follemente innamorato") ed era quindi molto amato da Catullo. In greco, un misero era chiamato kyminopristes, che si traduce letteralmente in "tagliatore di semi di cumino." In greco moderno, potrebbe essere descritto come hekentabelones, ossia "colui che ha sessanta aghi." In tedesco, la parola filz, che significa "feltro," conserva l'immagine delle pantofole di feltro che il misero indossava spesso nelle caricature. In lettone, mantrausis (che significa "miser") si traduce letteralmente in "rastrellatore di denaro."

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    Tendenze di " Miserere "

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    Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of Miserere

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