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Significato di anathema

maledizione; persona maledetta; cosa accettata con avversione

Etimologia e Storia di anathema

anathema(n.)

Negli anni 1520, il termine indicava "una cosa maledetta," derivando dal latino anathema, che si traduce come "una persona scomunicata; la maledizione della scomunica." Questo termine proviene dal greco ecclesiastico anathema, che significava "una cosa maledetta," una leggera variazione del greco classico anathama, il quale si riferiva semplicemente a "una cosa dedicata," ossia "una cosa offerta (agli dèi)," come un'offerta votiva in un tempio. La radice di questo concetto è ana, che significa "su" (vedi ana-), unita a tithenai, che significa "mettere, collocare" (derivato dalla forma riduplicata della radice protoindoeuropea *dhe-, che significa "porre, collocare").

Quando il termine è arrivato al tardo latino, il significato greco si era evoluto, passando da "cosa dedicata al male" a "cosa maledetta o dannata." In seguito, è stato applicato anche alle persone e alla Maledizione Divina. L'accezione di "atto o formula di scomunica e condanna alla dannazione da parte dell'autorità ecclesiastica" risale agli anni 1610.

Anathema maranatha, interpretato come una forma intensificata, è considerato un'errata lettura di I Corinzi 16:22, dove anathema è seguito dall'aramaico maran atha, che significa "Il nostro Signore è venuto" (vedi Maranatha).

Voci correlate

Verso la fine del XIV secolo, si usava l'espressione "al ritorno del Signore," un termine biblico che deriva dal greco maranatha. Questo è una forma greca di una parola aramaica (semita) non tradotta, presente in Prima Corinzi 16:22, dove segue il greco anathema (con cui non ha alcun legame grammaticale). Per questo motivo, è stata interpretata come parte di una frase usata come maledizione (vedi anathema). L'aramico è stato spiegato come "Signore nostro, vieni" o "Il nostro Signore è venuto," apparentemente una formula solenne di conferma, simile a amen. Tuttavia, potrebbe anche essere una traslitterazione errata dell'ebraico mohoram atta, che significa "sei messo sotto il bando," il che avrebbe senso nel contesto [Klein].

"atto di denunciare formalmente come maledetto," negli anni '90 del 1500, derivato dal latino medievale anathematizationem (nominativo anathematizatio), sostantivo d'azione dal participio passato del latino tardo anathematizare, a sua volta dal greco anathematizein "dedicare (al male)," proveniente dalla radice di anathema (vedi). In precedenza si usava anathemization (anni '40 del 1500).

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Tendenze di " anathema "

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Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of anathema

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