Il termine si riferisce ai capelli, descrivendo un colore "dorato o marrone chiaro," e risale alla fine del XV secolo. Proviene dal francese antico blont, che significava "chiaro, biondo" (XII secolo), ed è legato al latino medievale blundus, che indicava il colore giallo, ma la sua origine rimane incerta. Potrebbe derivare dal franco *blund o da un'altra radice germanica, come il olandese, tedesco e danese blond.
Se il termine è di origine germanica, potrebbe essere connesso all'antico inglese blonden-feax, che significava "capelli grigi," da blondan o blandan, che significa "mescolare" (vedi blend (v.)). Secondo Littré, il significato originale del termine francese era "un colore intermedio tra dorato e castano chiaro," il che potrebbe spiegare l'idea di "mescolato." [Tuttavia, il Century Dictionary considera questa spiegazione "difficilmente probabile."]
Nell'antico inglese, beblonden significava "tinto," quindi è possibile che il significato primario di blonde, se germanico, fosse "tinto," poiché i guerrieri teutonici erano noti per tingere i loro capelli. Du Cange, però, sostiene che blundus fosse una pronuncia volgare del latino flavus, che significa "giallo." Un'altra teoria, scartata dagli etimologi tedeschi, è che derivi dal latino volgare *albundus, da alba, che significa "bianco."
Il termine è stato reintrodotto in inglese nel XVII secolo dal francese e fino a poco tempo fa era ancora percepito come francese, da cui l'uso di blonde (con la desinenza femminile francese) per le donne. Si dice che l'italiano biondo, lo spagnolo blondo e il provenzale antico blon abbiano tutte origini germaniche.
Fair hair was much esteemed by both the Greeks and Romans, and so they not only dyed and gold-dusted theirs ..., but also went so far as to gild the hair of their statues, as notably those of Venus de Medici and Apollo. In the time of Ovid (A.U.C. 711) much fair hair was imported from Germany, by the Romans, as it was considered quite the fashionable color. Those Roman ladies who did not choose to wear wigs of this hue, were accustomed to powder theirs freely with gold dust, so as to give it the fashionable yellow tint. [C. Henry Leonard, "The Hair," 1879]
I capelli chiari erano molto apprezzati sia dai Greci che dai Romani, tanto che non solo li tingevano e cospargevano d'oro, ma arrivavano addirittura a dorare i capelli delle loro statue, come quelle della Venere de' Medici e di Apollo. Ai tempi di Ovidio (A.U.C. 711), i Romani importavano molta chioma chiara dalla Germania, poiché era considerata molto alla moda. Le donne romane che non sceglievano di indossare parrucche di questo colore, erano solite cospargere i loro capelli di polvere d'oro, per conferirgli la sfumatura gialla di tendenza. [C. Henry Leonard, "The Hair," 1879]