Il termine inglese antico dwellan, che significa "portare in errore, ingannare, fuorviare," è legato a dwelian, che indica "essere portati in errore, sbagliare in credenze o giudizi." Entrambi derivano dal proto-germanico *dwaljana, che significa "ritardare, esitare," e *dwelana, che si traduce come "andare fuori strada." Queste radici hanno dato origine anche al norreno dvelja ("ritardare, ritardare"), al danese dvæle ("indugiare, soffermarsi") e allo svedese dväljas ("dimorare, risiedere"). In medio olandese, troviamo dwellen, che significa "stordire, confondere," mentre in alto tedesco antico si usa twellen per "ostacolare, ritardare." Tutti questi termini risalgono alla radice proto-indoeuropea *dhwel-, una forma estesa della radice *dheu- (1), che significa "polvere, nuvola, vapore, fumo." Questa radice è anche alla base di parole che evocano l'idea di "percezione difettosa o pazzia."
Nel medio inglese, il significato del termine ha subito un'evoluzione interessante. Inizialmente, tra la fine del XII secolo, si è trasformato in "procrastinare, ritardare, essere lenti nell'arrivare." Successivamente, ha acquisito il senso di "indugiare, rimanere, soggiornare" e, verso la metà del XIV secolo, è passato a indicare "fare di un luogo la propria casa, risiedere come residente permanente." Dalla fine del XIV secolo, ha assunto anche il significato di "rimanere in un certo stato o condizione," come si può vedere nell'espressione dwell upon, che significa "mantenere l'attenzione fissa su qualcosa." Le forme verbali correlate includono Dwelled; dwelt (per cui si veda went) e dwells.
In inglese antico esisteva anche una forma sostantivale, gedweola, che significava "errore, eresia, follia." È interessante notare che in medio inglese si trova anche dwale, che si traduce come "inganno, astuzia," e potrebbe derivare da dwala o da un cognato scandinavo (come il danese dvale, che significa "trance, stupore, stordimento"). Questo termine è sopravvissuto fino al tardo medio inglese, dove indicava "una pozione per dormire, una bevanda narcotica, la belladonna."