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Significato di marketplace

mercato; luogo di scambio; area commerciale

Etimologia e Storia di marketplace

marketplace(n.)

anche market-place, tardo XIV secolo, "luogo in cui si tiene un mercato," di solito uno spazio aperto in una città, derivato da market (sostantivo) + place (sostantivo). L'uso figurato risale al 1942.

Voci correlate

All'inizio del XII secolo, il termine indicava "un incontro fissato per comprare e vendere bestiame e provviste, un'occasione in cui le merci venivano esposte pubblicamente per la vendita e gli acquirenti si riunivano per acquistare." Deriva dall'antico francese settentrionale market, che significa "mercato, commercio" (in francese antico marchiet, in francese moderno marché), a sua volta proveniente dal latino mercatus, che indicava "commercio, scambio, mercato" (da cui l'italiano mercato, lo spagnolo mercado, il fiammingo markt e il tedesco Markt). Questo termine latino deriva dal participio passato di mercari, che significa "commerciare, trattare, comprare," e si ricollega a merx (genitivo mercis), che significa "merci, beni." La radice italica *merk-, probabilmente di origine etrusca, si riferiva a vari aspetti economici.

The god Mercurius was probably the god of exchange. According to [Walde-Hoffmann], the god's name was borrowed from Etruscan; in principle, the same is possible for the stem *merk- altogether. [de Vaan]
Il dio Mercuriu era probabilmente il dio dello scambio. Secondo [Walde-Hoffmann], il nome del dio sarebbe stato preso in prestito dall'etrusco; in linea di principio, lo stesso potrebbe valere per la radice *merk-. [de Vaan]

Il significato di "edificio o spazio pubblico dove si tengono i mercati" è attestato dalla fine del XIII secolo. Quello di "città, paese o regione considerata come luogo di acquisto e vendita" risale agli anni 1610. L'idea di "prezzo determinato da domanda e offerta" emerge negli anni 1680. Market-garden, che indica "terreno coltivato a ortaggi per il mercato," compare nel 1789. Market-basket, ovvero "grande cesto usato per fare la spesa," è attestato nel 1798. Market price, che significa "prezzo che una merce raggiunge sul mercato aperto," è documentato dalla metà del XV secolo; market value, "valore stabilito o dimostrato dalle vendite" (anni 1690), appare per la prima volta negli scritti di John Locke. Market economy risale al 1948, mentre market research è del 1921.

Intorno al 1200, il termine "luogo" inizia a indicare "spazio, estensione dimensionale, stanza, area". Deriva dall'antico francese place, che significava "luogo, posto" (XII secolo), e direttamente dal latino medievale placea, che si traduceva anch'esso come "luogo, posto". Le radici affondano nel latino platea, che indicava un "cortile, spazio aperto; strada larga, viale", e nel greco plateia (hodos), che significava "strada larga", femminile di platys, "largo". Tutti questi termini si collegano alla radice ricostruita del proto-indoeuropeo *plat-, che significava "espandere".

Il termine ha sostituito le parole dell'inglese antico stow e stede. A partire dalla metà del XIII secolo, comincia a essere usato per indicare una "parte particolare dello spazio, un'estensione, una posizione definita, un luogo, un sito". Nel XIV secolo, assume anche il significato di "posizione o luogo occupato per consuetudine, precedenza, priorità in grado o dignità, status sociale, posizione in una scala sociale". Verso la fine del XIV secolo, si evolve ulteriormente per indicare un "luogo abitato, una città, un paese", ma anche "un punto sulla superficie di qualcosa, una porzione, una parte". L'accezione di "situazione, incarico o impiego" compare negli anni '50 del 1500, mentre l'idea di un "gruppo di case in una città" emerge negli anni '80 dello stesso secolo.

Da questa stessa radice latina derivano anche le parole italiane piazza, il catalano plassa, lo spagnolo plaza, il medio olandese plaetse, l'olandese plaats, il tedesco Platz, il danese plads e il norvegese plass. Il termine appare nell'inglese antico grazie alla Bibbia, in particolare nell'antico northumbriano plaece, plaetse, che indicava "un luogo aperto in una città". Tuttavia, la forma moderna è un rientro lessicale.

Il significato di "una residenza con i suoi terreni adiacenti" si afferma a metà del XIV secolo. Quello di "edificio o parte di un edificio destinato a uno scopo specifico" compare verso la fine del XV secolo, come in place of worship (luogo di culto). L'idea di "una strada larga, una piazza o uno spazio aperto in una città o in un paese", spesso con un uso o un carattere particolare (come in Park Place, Waverly Place, Rillington Place), si sviluppa negli anni '90 del 1600, influenzata dall'uso francese. La sua ampia applicazione in inglese abbraccia significati che in francese richiederebbero tre termini distinti: place, lieu e endroit. Le parole italiane piazza e spagnole plaza conservano ancora di più il senso etimologico originale.

Espressioni come take place ("accadere, realizzarsi, avere luogo") si affermano a metà del XV secolo, precedentemente formulate come have place (avere luogo), usate già nella fine del XIV secolo. Questa locuzione traduce il francese avoir lieu. L'espressione know (one's) place ("sapere come comportarsi in modo adeguato alla propria posizione sociale") risale circa al 1600, derivando dal significato legato allo "status sociale". Da qui si sviluppa l'espressione figurativa put (someone) in his or her place (1855), che indica il mettere qualcuno al suo posto. Nella locuzione in the first place (innanzitutto), ecc., il termine assume il significato di "punto o grado in un ordine di successione" (anni '30 del 1600). L'espressione Out of place ("non adeguatamente collocato o sistemato rispetto ad altri elementi") emerge negli anni '20 del 1500. Infine, All over the place ("in disordine") è attestata a partire dal 1923.

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    Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of marketplace

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