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Significato di muchness

grandezza; abbondanza; importanza

Etimologia e Storia di muchness

muchness(n.)

Verso la fine del 14° secolo, mochenes indicava "grandezza di dimensione" (un significato ora obsoleto). Intorno al 1400, il termine si era evoluto per descrivere "grandezza di numero o grado; stato di essere abbondante in quantità o estensione," derivando da much + -ness. In precedenza, in inglese medio si usava muchelnesse (circa 1200). L'espressione much of a muchness, che significa "di circa la stessa importanza o valore," è attestata dal 1728.

Voci correlate

Intorno al 1200, il termine si è affermato con il significato di "grande in quantità o estensione" (usato anche per indicare "grande in dimensione, grosso, ampio," un'accezione oggi obsoleta). Si tratta di una forma evoluta, derivata dalla perdita della sillaba finale non accentuata, del medio inglese muchel, che significava "grande, alto; molti, in grande quantità; formidabile." Le sue radici affondano nell'antico inglese micel, che esprimeva l'idea di "grande in quantità o estensione," e risalgono al proto-germanico *mekilaz, derivato dalla radice indoeuropea *meg-, che significava "grande."

Come sostantivo, ha assunto il significato di "una grande quantità, un bel po'," mentre come avverbio è stato utilizzato per esprimere "in grande misura, intensamente, ampiamente," a partire dal 1200 circa. Dal XVII secolo, l'avverbio è stato frequentemente impiegato come prefisso per formare aggettivi composti a partire da forme participiali. Per ulteriori dettagli sull'evoluzione delle vocali, si rimanda a bury.

Too much è comparso verso la fine del XIV secolo, inizialmente con il significato di "sorprendente, incredibile," e in seguito anche per indicare "troppo offensivo, imperdonabile." Negli anni '30 del Cinquecento, ha cominciato a essere usato per esprimere l'idea di "più di quanto si possa sopportare." Il significato di "eccellente" è attestato nel gergo jazzistico del 1937. Da qui deriva il termine too-muchness, coniato nel 1791.

Much-what, che significa "varie cose, questo e quello" e risale alla fine del XIV secolo, era "molto comune nel XVII secolo" [OED, 1989]. È stato ritrovato in un libro del 1899 che raccoglie espressioni popolari della Virginia, oltre che nell'opera "Ulisse."

È un elemento che forma parole e indica azione, qualità o stato. Si attacca a un aggettivo o a un participio passato per creare un sostantivo astratto. Proviene dall'inglese antico -nes(s) e ha origini nel proto-germanico *in-assu-. Ha cognati in altre lingue germaniche, come l'antico sassone -nissi, il medio olandese -nisse, l'olandese -nis, l'antico alto tedesco -nissa, il tedesco -nis e il gotico -inassus. La sua struttura si compone di *-in-, che originariamente apparteneva al tema del sostantivo, e *-assu-, un suffisso per formare sostantivi astratti. Questo ultimo potrebbe derivare dalla stessa radice del latino -tudo, come si può vedere in -tude.

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    Tendenze di " muchness "

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    Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of muchness

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