c. 1300, nacioun, "una razza di persone, un grande gruppo di persone con antenati e lingua comuni," dal francese antico nacion "nascita, rango; discendenti, parenti; paese, patria" (12° sec.) e direttamente dal latino nationem (nominativo natio) "nascita, origine; razza, stirpe, tipo, specie; razza di persone, tribù," letteralmente "ciò che è nato," da natus, participio passato di nasci "nascere" (latino antico gnasci), dalla radice PIE *gene- "dare alla luce, generare," con derivati che si riferiscono alla procreazione e ai gruppi familiari e tribali.
La parola è usata in inglese in un senso ampio, "una razza di persone, un'aggregazione di persone della stessa famiglia etnica e che parlano la stessa lingua," e anche in un senso più ristretto, "una società politica composta da un governo e da sudditi o cittadini e che costituisce un'unità politica; una comunità organizzata che abita un territorio definito entro il quale viene esercitata la sua sovranità."
Nel Medio Inglese non è facile distinguerle, ma il senso di "società politica" emerse nel 16° sec., forse alla fine del 14° sec., e ha gradualmente predominato. Il senso più antico è conservato nell'applicazione di nation ai popoli nativi nordamericani (anni 1640).
Nation-building "creazione di una nuova nazione" è attestato dal 1907 (implicito in nation-builder). Nation-state "paese sovrano i cui abitanti sono uniti da lingua, cultura e discendenza comune" è dal 1918.
A nation is an organized community within a certain territory; or in other words, there must be a place where its sole sovereignty is exercised. [Theodore D. Woolsey, "Introduction to the Study of International Law," 1864]
Una nazione è una comunità organizzata all'interno di un certo territorio; o in altre parole, deve esserci un luogo dove viene esercitata la sua sovranità esclusiva. [Theodore D. Woolsey, "Introduzione allo studio del diritto internazionale," 1864]