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Significato di picturephone

telefono con video; videotelefono

Etimologia e Storia di picturephone

picturephone(n.)

"video-telephone," 1964, da picture (sostantivo) + phone (sostantivo 1).

Buck Rogers thought it up more than 25 years ago, and Bell System has been working on it here for 15 years. Now it's here.
It is called Picturephone, and it is a small television camera and receiver that allows telephone users to gaze into the features of the person they are talking to.
Whether this really is a boon to mankind remains to be seen.
["Picturephones Are On The Way," St. Louis Post-Dispatch, Aug. 28, 1970]
Buck Rogers l'ha pensato più di 25 anni fa, e il Bell System ci sta lavorando qui da 15 anni. Ora è finalmente arrivato.
Si chiama Picturephone, ed è una piccola telecamera e ricevitore televisivo che permette agli utenti del telefono di vedere i tratti della persona con cui stanno parlando.
Resta da vedere se questo sarà davvero un vantaggio per l'umanità.
["I Picturephone Sono In Arrivo," St. Louis Post-Dispatch, 28 agosto 1970]

Voci correlate

Nel 1878 [Des Moines Register, 16 maggio], si inizia a usare in modo colloquiale la forma abbreviata di telephone (sostantivo), che si applica generalmente al ricevitore, ma a volte anche all'intero apparecchio [Century Dictionary, 1895]. Phone book, ovvero "pubblicazione che elenca i numeri di telefono e i nomi associati", appare nel 1920; phone booth, che indica "piccola cabina o stallino dotato di un telefono pubblico a pagamento", è attestato dal 1906; phone bill, che significa "dettaglio delle spese per il servizio telefonico", risale al 1901; phone number (abbreviazione di telephone number) è documentato dal 1906.

All'inizio del XV secolo, si trovano forme come pictur, pictoure, pittour, pectur, che indicano "il processo o l'arte del disegno o della pittura," un significato oggi obsoleto. Si usava anche per descrivere "una rappresentazione visiva o grafica di una persona, una scena, un oggetto, ecc.," proveniente dal latino pictura, che significa "pittura," derivato da pictus, participio passato di pingere, che vuol dire "fare immagini, dipingere, ricamare" (vedi paint (v.)).

Picture window risale al 1938. Picture post-card è attestato dal 1899. Picture-book, ovvero "libro illustrato con immagini o composto principalmente da immagini," in particolare per bambini, è documentato nel 1801. Picture-frame, che indica "una cornice più o meno ornamentale messa attorno a un'immagine per proteggerla," risale agli anni '60 del 1600.

La frase every picture tells a story è attestata dal 1900, in pubblicità per una vita illustrata di Cristo. Essere in (o out of) the picture nel senso figurato risale anch'essa al 1900.

L'espressione a picture is worth a thousand words, documentata dal 1918, probabilmente è nata nel settore editoriale (l'idea che un'immagine valesse 1.000 parole si trova in pubblicazioni per tipografi già nel 1911). È stata usata nella forma worth a million words dal giornalista americano Arthur Brisbane (1864-1936) in un editoriale molto letto attorno al 1916 intitolato "What is a Good Newspaper" pubblicato nel "New York Evening Journal." In parte diceva: "Dopo le notizie e l'umorismo arrivano good pictures. In quest'epoca frenetica apprendiamo attraverso l'occhio, e un'immagine può valere un milione di parole."

La frase sembra essere entrata nell'uso comune grazie alla pubblicità, che ha semplificato il numero e ha anche contribuito a creare la falsa leggenda che fosse un "proverbio giapponese" o qualcosa del genere, già nel 1919. In precedenza, vari atti o fatti (e in un caso "la freccia") erano stati descritti come worth a thousand words.

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    Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of picturephone

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