"Uno in più rispetto a sei; il numero cardinale che è uno in più di sei; un simbolo che rappresenta questo numero;" dall'inglese antico seofon, derivato dal proto-germanico *sebun (origine anche dell'antico sassone sibun, dell'antico norreno sjau, dello svedese sju, del danese syv, dell'antico frisone sowen, siugun, del medio olandese seven, dell'olandese zeven, dell'antico alto tedesco sibun, del tedesco sieben, del gotico sibun), dal proto-indoeuropeo *septm "sette" (origine anche del sanscrito sapta, dell'avestano hapta, dell'ittita shipta, del greco hepta, del latino septem, dello slavo ecclesiastico sedmi, del lituano septyni, dell'antico irlandese secht, del gallese saith).
Da lungo tempo considerato un numero di perfezione (seven wonders; seven sleepers, quest'ultimo tradotto dal latino septem dormientes; seven against Thebes, ecc.), ma questa concezione è tardiva nell'inglese antico e in tedesco una donna cattiva e fastidiosa poteva essere chiamata eine böse Sieben "un sette malvagio" (1662). Il potere magico o la capacità di guarigione associati fin dal XVI secolo al seventh son ["Il settimo maschio nato secondo l'ordine (mai una ragazza o una femmina tra di loro)," Thomas Lupton, "A Thousand Notable Things," 1579]. Il numero tipico per indicare "molto grande, forte," come in seven-league boots nella favola di Hop o'my Thumb. Inoltre, in passato, in combinazione con days, years, ecc., indicava semplicemente un periodo di tempo molto lungo.
All'inizio del XV secolo come "l'ora delle sette." Come numero ad alto rischio per un lancio nei dadi, tardo XIV secolo. La Seven Years' War (1756-63) è anche la Terza Guerra Slesiana. Le Seven Stars (inglese antico sibunsterri), di solito si riferiscono alle Pleiadi, anche se nel XV secolo e oltre questo nome occasionalmente veniva dato all'Orsa Maggiore (che ha anche sette stelle), o ai sette pianeti dell'astronomia classica. Popolare come insegna di taverna, potrebbe anche (con sei in cerchio e una al centro) essere un simbolo massonico.
FOOL: ... The reason why the seven stars are no more than seven is a pretty reason.
LEAR: Because they are not eight?
FOOL: Yes, indeed: thou wouldst make a good fool.
["King Lear," I.v.]
FOOL: ... La ragione per cui le sette stelle non sono più di sette è una ragione piuttosto carina.
LEAR: Perché non sono otto?
FOOL: Sì, davvero: faresti un buon sciocco.
["Re Lear," I.v.]