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Etimologia e Storia di -ae

-ae

Occasionalmente, si usa il suffisso plurale per le parole che terminano in -a (vedi a- (1)). La maggior parte di queste parole, in inglese, deriva da sostantivi latini femminili singolari al nominativo (o da sostantivi greci trasmessi attraverso il latino), che in latino formano il plurale in -ae. Tuttavia, in inglese si sono già affermati plurali nativi in -s per molte di esse (come idea, arena), e molte altre hanno seguito questa tendenza nel tempo. Cercare di mantenere la purezza ora porterebbe solo a mostri.

Voci correlate

Negli anni 1620, il termine indicava un "luogo di combattimento," derivando dal latino harena, che si traduceva in "luogo di combattimento, spazio chiuso nel mezzo degli anfiteatri romani." Inizialmente, il significato era "sabbia, luogo sabbioso" ed è all'origine anche delle parole spagnole arena, italiane rena e francesi arène, tutte tradotte come "sabbia." L'origine di questo termine è incerta, ma potrebbe risalire all'Etrusco. Nei anfiteatri romani, le aree centrali erano ricoperte di sabbia per assorbire il sangue. In senso figurato, già nel 1814, il termine iniziò a essere usato per descrivere una "scena di contesa di qualsiasi tipo."

Verso la fine del XIV secolo, il termine "idea" assume il significato di "archetipo, concetto di una cosa nella mente di Dio." Deriva dal latino idea, che significa "idea platonica, archetipo," un termine filosofico. Cicero lo scrive in greco, e l'idea proviene dal greco idea, che si traduce in "forma; aspetto di una cosa; tipo, genere, natura; modo, stile." In logica, indica "una classe, un tipo, una specie," ed è collegato a idein, che significa "vedere." Questo a sua volta deriva dalla radice protoindoeuropea *wid-es-ya-, una forma suffissata della radice *weid-, che significa "vedere."

Nella filosofia platonica, un'idea è "un archetipo, o un modello immateriale puro, di cui gli oggetti individuali in una determinata classe naturale sono solo copie imperfette, e grazie alla partecipazione a questo modello essi esistono" [Century Dictionary].

Il significato di "immagine o rappresentazione mentale" emerge negli anni 1610 (in greco si usava ennoia, che originariamente significava "atto di pensare"). Nello stesso periodo si sviluppa anche il senso di "concetto di qualcosa da realizzare; idea di ciò che dovrebbe essere, in contrasto con ciò che è osservato." La definizione di "risultato del pensare" appare per la prima volta negli anni 1640.

Idée fixe (1836) proviene dal francese e si traduce letteralmente in "idea fissa." Attraverso il latino, il termine è entrato anche in olandese, tedesco e danese come idee, che si ritrova anche nei dialetti inglesi. Il significato filosofico ha subito ulteriori sviluppi a partire dal XVII secolo grazie a pensatori come Descartes, Locke, Berkeley, Hume e Kant. L'espressione colloquiale big idea (come in what's the ...) è attestata dal 1908.

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Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of -ae

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