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Etimologia e Storia di *weid-

*weid-

La radice protoindoeuropea che significa "vedere."

Potrebbe far parte di: advice; advise; belvedere; clairvoyant; deja vu; Druid; eidetic; eidolon; envy; evident; guide; guidon; guise; guy (n.1) "corda, catena, filo sottile;" Gwendolyn; Hades; history; idea; ideo-; idol; idyll; improvisation; improvise; interview; invidious; kaleidoscope; -oid; penguin; polyhistor; prevision; provide; providence; prudent; purvey; purview; review; revise; Rig Veda; story (n.1) "racconto o narrazione di un evento;" supervise; survey; twit; unwitting; Veda; vide; view; visa; visage; vision; visit; visor; vista; voyeur; wise (adj.) "saggio, astuto, dotto;" wise (n.) "modo di procedere, maniera;" wisdom; wiseacre; wit (n.) "capacità mentale;" wit (v.) "sapere;" witenagemot; witting; wot.

Potrebbe anche essere all'origine di: sanscrito veda "io so;" avestano vaeda "io so;" greco oida, dorico woida "io so," idein "vedere;" antico irlandese fis "visione," find "bianco," cioè "chiaramente visibile," fiuss "conoscenza;" gallese gwyn, gallico vindos, bretone gwenn "bianco;" gotico, antico svedese, antico inglese witan "sapere;" gotico weitan "vedere;" inglese wise, tedesco wissen "sapere;" lituano vysti "vedere;" bulgaro vidya "io vedo;" polacco widzieć "vedere," wiedzieć "sapere;" russo videt' "vedere," vest' "notizia," antico russo vedat' "sapere."

Voci correlate

Verso la fine del XIII secolo, auys significava "opinione" ed derivava dal francese antico avis, che si traduceva come "opinione, punto di vista, giudizio, idea" (XIII secolo). Questa parola proveniva dall'espressione ço m'est à vis, che significa "mi sembra" oppure dal latino volgare *mi est visum, che si traduceva come "dal mio punto di vista". La radice ultima era il latino visum, participio passato neutro di videre, che significa "vedere" (derivato dalla radice indoeuropea *weid-, che significa "vedere"). Il significato di "opinione considerata degna di essere seguita, consiglio" si affermò verso la fine del XIV secolo.

In francese, tra il XIV e il XVI secolo, alcuni scribi iniziarono ad aggiungere occasionalmente una -d- non etimologica (sull'esempio delle parole latine che iniziavano con ad-). Questa pratica divenne regolare in inglese nel XV secolo grazie a Caxton. Nel XVIII secolo, si sostituì la -s- con la -c- per mantenere il suono sibilante e distinguere la parola da advise. Nell'inglese moderno, si tendeva ad alternare le desinenze -ce e -se nei casi di coppie di sostantivi e verbi altrimenti confondibili, utilizzando -se per i verbi e -ce per i sostantivi: devise/device, peace/appease, practice/practise, license/licence, prophecy/prophesy.

Verso la fine del 1200, il termine avisen significava "guardare, considerare," un'accezione oggi obsoleta. Alla fine del 1300, assunse il significato di "dare consiglio," derivando dal francese antico aviser, che significava "deliberare, riflettere, considerare" (XIII secolo). Questo, a sua volta, proveniva da avis, che significava "opinione," e si collegava all'espressione ço m'est à vis, che si traduce come "mi sembra," oppure dal latino volgare *mi est visum, che significava "a mio avviso." L'origine ultima si trova nel latino visum, participio passato neutro di videre, che significa "vedere," e risale alla radice indoeuropea *weid-, che significa "vedere." L'inserimento non etimologico della -d- risale al XVI secolo. Termini correlati includono Advised e advising.

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Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of *weid-

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