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Significato di alewife

taverniera; barista

Etimologia e Storia di alewife

alewife(n.)

Intorno al 1400, il termine indicava una "taverniera, barista," derivato da ale (sostantivo) + wife (sostantivo) nel significato originale di "donna." Si può paragonare a mede-wif (fine del XIV secolo), breu-wif (metà del XIV secolo).

Come nome di un pesce simile all’aringa del Nord America, negli anni '30 del 1600, così chiamato in riferimento al suo grande addome, ritenuto caratteristico delle donne che lavorano nelle taverne.

Voci correlate

"Liquore inebriante prodotto dalla fermentazione del malto," in antico inglese ealu "birra, ale," derivante dal proto-germanico *aluth- (che è anche alla base dell'antico sassone alo e dell'antico norreno öl), la cui origine è incerta. Potrebbe derivare da una radice del proto-indoeuropeo che significa "amaro" (da cui il latino alumen "allume"), oppure da *alu-t "ale," a sua volta proveniente dalla radice *alu-, che evoca concetti di "stregoneria, magia, possesso e intossicazione" [Watkins]. Questa parola è stata poi adottata dal germanico nel lituano (alus) e nello slavo ecclesiastico antico (olu).

In the fifteenth century, and until the seventeenth, ale stood for the unhopped fermented malt liquor which had long been the native drink of these islands. Beer was the hopped malt liquor introduced from the Low Countries in the fifteenth century and popular first of all in the towns. By the eighteenth century, however, all malt liquor was hopped and there had been a silent mutation in the meaning of the two terms. For a time the terms became synonymous, in fact, but local habits of nomenclature still continued to perpetuate what had been a real difference: 'beer' was the malt liquor which tended to be found in towns, 'ale' was the term in general use in the country districts. [Peter Mathias, "The Brewing Industry in England," Cambridge University Press, 1959]
Nel quindicesimo secolo, e fino al diciassettesimo, "ale" indicava il liquore di malto fermentato non luppolato, che era stato a lungo la bevanda tradizionale di queste isole. La "birra," invece, era il liquore di malto luppolato introdotto dai Paesi Bassi nel quindicesimo secolo, popolare soprattutto nelle città. Tuttavia, nel diciottesimo secolo, tutti i liquori di malto erano diventati luppolati e c'era stata una mutazione silenziosa nel significato dei due termini. Per un certo periodo, i termini divennero sinonimi, ma le abitudini locali di denominazione continuarono a riflettere quella che era una vera differenza: 'birra' era il liquore di malto tipico delle città, mentre 'ale' era il termine usato nelle zone rurali. [Peter Mathias, "The Brewing Industry in England," Cambridge University Press, 1959]

Il significato di "festival o incontro festoso in cui si beveva molto ale" risale all'antico inglese (vedi bridal).

Medio Inglese wif, wyf, dall'Inglese Antico wif (neutro) "donna, femmina umana, signora," anche nel tardo Inglese Antico, "compagna femminile in un'unione sancita" (wedded wife). Questo proviene dal Proto-Germanico *wīfa- (fonte anche dell'Antico Sassone, Antico Frisone wif, Antico Norreno vif, Danese e Svedese viv, Medio Olandese, Olandese wijf, Antico Alto Tedesco wib, Tedesco Weib), una parola di origine incerta e etimologia discussa, non trovata nel Gotico.

Il senso generale di "donna" è stato a lungo preservato nell'inglese provinciale ed è in midwife, old wives' tale (old wife "donna anziana," spesso un termine di disprezzo, è attestate intorno al 1200). Il senso di "padrona di una casa" (fine 14° secolo) sopravvive in housewife; e il senso successivo ristretto di "commerciante di umile rango" in fishwife.

Apparentemente percepito come inadeguato nel suo senso base, ha portato alla formazione più distintiva wifman (fonte di woman).

La parola indoeuropea più usuale è rappresentata in inglese da queen/quean. Le parole per "donna" raddoppiano anche per "moglie" in alcune lingue. Alcune proposte di radici PIE per wife includono *weip- "torcere, girare, avvolgere," forse con il senso di "persona velata" (vedi vibrate); e più recentemente *ghwibh-, una proposta di radice che significa "vergogna," anche "pudenda," ma gli unici esempi sarebbero le parole germaniche e il Tocharo (una lingua IE perduta dell'Asia centrale) kwipe, kip "pudenda femminile."

L'Olandese wijf ora significa, in gergo, "ragazza, bebè," avendo attenuato in qualche modo il precedente senso di "cagna." Il cognato Tedesco Moderno (Weib) tende anch'esso a essere dispregiativo o derogatorio; l'Alto Tedesco Medio wip nei primi tempi medievali era "donna, persona femminile," vrouwe (Frau) venendo mantenuto per "donna di nobile nascita, signora;" ma dal 1200 circa wip "assunse un tono comune, quasi volgare che ne limitò l'uso in certi circoli" ed è stato ampiamente sostituito da Frau.

È attestato nel 1883 come "partner passivo in una coppia omosessuale." Wife-swapping "intercambio di partner coniugali" è attestato nel 1954.

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    Tendenze di " alewife "

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    Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of alewife

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