All'inizio del XIV secolo, il termine indicava "qualsiasi creatura vivente dotata di sensi" (inclusi gli esseri umani), derivando dal latino animale, che significa "essere vivente, creatura che respira." Questo sostantivo è la forma neutra di animalis (aggettivo) e si traduce come "animato, vivente; dell'aria." La radice di anima è "respiro, anima; corrente d'aria," proveniente dalla radice indoeuropea *ane-, che significa "respirare." Per comprendere come il significato si sia evoluto, si può confrontare con deer.
In inglese, questo termine era piuttosto raro prima del 1600 circa e non appare nella King James Version (KJV) del 1611. Era comunemente usato solo per le creature non umane e ha sostituito l'uso più antico di beast. A partire dagli anni '80 del Cinquecento, è stato usato in modo derisorio per descrivere gli esseri umani considerati brutali, evidenziando la loro natura "animale," ovvero irrazionale e priva di spiritualità.
Quid est homo? A dedlych best and resonable, animal racionale. ["Battlefield Grammar," c. 1450]
Quid est homo? Un animale ragionevole e bestiale. ["Battlefield Grammar," circa 1450]
The animals in Paradise are the prophet Saleh's camel, the ram which Abraham sacrificed instead of Isaac, Moses's cow, (the red cow, whose ashes were mingled with the water of purification), Soloman's ant (who, when all creatures, in token of their obedience to him, brought him presents, dragged before him a locust, and was therefore preferred before all others because it had brought a creature so much bigger than itself); the queen of Sheba's parrot, who carried messages between her and Solomon ; Ezra's ass ; Jonah's whale ; Kitmer, the dog of the Seven Sleepers, and Mahommed's camel. [Southey, "Omniana," citing Thevenot's Travels into the Levant; for the list, see chapter XXXI]
Gli animali in Paradiso sono il cammello del profeta Saleh, l'ariete che Abramo sacrificò al posto di Isacco, la mucca di Mosè (la mucca rossa, la cui cenere veniva mescolata all'acqua di purificazione), la formica di Salomone (che, quando tutte le creature gli portavano doni in segno di obbedienza, trascinava davanti a lui una cavalletta e per questo venne preferita a tutte le altre, poiché aveva portato un animale molto più grande di sé), il pappagallo della regina di Saba, che portava messaggi tra lei e Salomone, l'asino di Esdra, la balena di Giona, Kitmer, il cane dei Sette Dormienti, e il cammello di Maometto. [Southey, "Omniana," citando i Viaggi di Thevenot nel Levante; per l'elenco, si veda il capitolo XXXI.]