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Significato di archetype

modello; esempio originale; prototipo

Etimologia e Storia di archetype

archetype(n.)

"modello, prima forma, schema originale da cui vengono realizzati i duplicati," negli anni '40 del 1500 [Barnhart] o circa il 1600 [OED], dal latino archetypum, derivato dal greco arkhetypon "schema, modello, figura su un sigillo," neutro dell'aggettivo arkhetypos "primo stampo," da arkhē "inizio, origine, primo posto" (sostantivo verbale di arkhein "essere il primo;" vedi archon) + typos "modello, tipo, impronta, segno di un colpo" (vedi type).

Il significato nella psicologia junghiana di "idea o immagine pervasiva dal subconscio collettivo" risale al 1919. Jung definì le immagini archetipiche come "forme o immagini di natura collettiva che si trovano praticamente in tutto il mondo come elementi costitutivi dei miti e allo stesso tempo come prodotti individuali autoctoni di origine inconscia." ["Psychology and Religion" 1937]

Voci correlate

uno dei nove principali magistrati dell'antica Atene, anni 1650, dal greco arkhon "governatore, comandante, capo, capitano," uso sostantivato del participio presente di arkhein "essere il primo," da cui "iniziare, partire da o con, prepararsi per;" anche "governare, guidare la via, regnare, dominare, essere il leader," una parola di origine incerta.

Verso la fine del XV secolo, il termine type si riferiva a un "simbolo, emblema, qualcosa che rappresenta o distingue un oggetto," derivando dal latino typus, che significa "figura, immagine, forma, tipo." Questa parola latina a sua volta proveniva dal greco typos, che indicava "un colpo, una dentatura, un'impronta, un segno, l'effetto di un colpo." Il termine greco aveva anche significati più ampi, come "figura in rilievo, immagine, statua" e, per estensione, "forma generale, carattere, contorno, schizzo."

Questa evoluzione linguistica affonda le radici nel verbo greco typtein, che significa "colpire, battere." Si pensa che derivi da una variante della radice protoindoeuropea *(s)teu- (1), che significava "spingere, colpire, battere." Molti dei suoi derivati si riferiscono a oggetti sporgenti, e la stessa radice ha influenzato il latino stupere, che significa "essere sbalorditi, stupiti," e si ricollega anche all'inglese steep (aggettivo).

Il significato di "stampo di metallo o legno, solitamente con una lettera o un carattere in rilievo, utilizzato nella stampa a caratteri mobili" è attestato dal 1713. Da qui si è evoluto fino a indicare "caratteri stampati, caratteri scritti per imitare la stampa a caratteri" nel 1784.

Nel 1843, type ha acquisito il significato di "modo o stile particolare che funge da guida, rappresentazione tipica di una certa categoria." Anche se le parole latine e greche avevano già questa connotazione, è nel contesto della storia naturale che il termine ha preso piede per descrivere "una specie che rappresenta al meglio le caratteristiche essenziali di una famiglia o di un gruppo," attestato nel 1837.

Da qui si è sviluppato il senso di "persona con un carattere particolare," documentato nel 1922. L'espressione be (someone's) type, che significa "essere il tipo di persona che attrae qualcuno," è registrata nel 1934.

"di o relativo a un archetipo," negli anni '40 del 1600; vedi archetype + -al (1). Il significato junghiano risale al 1923.

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