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Significato di artificiality

artificialità: aspetto artificiale; insincerità; mancanza di autenticità

Etimologia e Storia di artificiality

artificiality(n.)

"aspetto dell'arte; insincerità," 1763; vedi artificial + -ity. In precedenza si usava artificialness (anni 1590); il medio inglese aveva artificy (inizio XV secolo).

Voci correlate

Verso la fine del XIV secolo, il termine artificial inizia a essere usato per descrivere qualcosa di "non naturale o spontaneo." Deriva dall'antico francese artificial, che a sua volta proviene dal latino artificialis, ossia "relativo all'arte." Questo termine latino si radica in artificium, che significa "un'opera d'arte," "abilità," o "teoria e sistema," e ancora più indietro in artifex (genitivo artificis), che si traduce come "artigiano," "artista," o "maestro di un'arte" (come musica, recitazione, scultura, ecc.). La radice di artifex proviene da ars, che significa "arte" (puoi vedere art (n.)), unita a -fex, che indica "creatore" o "fabbricante," derivando da facere, che significa "fare" o "creare" (quest'ultimo è legato alla radice proto-indoeuropea *dhe-, che significa "porre" o "mettere").

Il primo uso documentato in inglese sembra essere nella locuzione artificial day, che si riferisce al "periodo di luce del giorno, dalla nascita del sole al tramonto" (in contrapposizione al natural day di 24 ore). La definizione di "creato dall'uomo, frutto di abilità e lavoro umano" emerge all'inizio del XV secolo. A partire dal XVI secolo, il termine viene applicato a qualsiasi cosa realizzata in imitazione o come sostituto di ciò che è naturale, sia che si tratti di elementi reali (come luce e lacrime) che di oggetti artificiali (come denti e fiori). Il significato di "fittizio, non genuino" compare negli anni '40 del Seicento, mentre l'accezione di "pieno di affettazione, insincero" risale agli anni '90 del XVI secolo.

Artificial insemination, ovvero "inseminazione artificiale," risale al 1894. Il termine Artificial intelligence, che significa "la scienza e l'ingegneria per creare macchine intelligenti," è stato coniato nel 1956.

Il -ity è un elemento che forma sostantivi astratti a partire da aggettivi, e significa "condizione o qualità di essere ______." Proviene dall'inglese medio -ite, dall'antico francese -ete (francese moderno -ité), e direttamente dal latino -itatem (nominativo -itas). Questo suffisso indica uno stato o una condizione ed è composto da -i- (che può derivare dalla radice dell'aggettivo o fungere da connettore) e dal comune suffisso astratto -tas (vedi -ty (2)).

Roughly, the word in -ity usually means the quality of being what the adjective describes, or concretely an instance of the quality, or collectively all the instances; & the word in -ism means the disposition, or collectively all those who feel it. [Fowler]
In sostanza, la parola che termina in -ity di solito indica la qualità di essere ciò che descrive l'aggettivo, oppure concretamente un'istanza di quella qualità, o collettivamente tutte le istanze; mentre la parola che termina in -ism indica la disposizione, o collettivamente tutti coloro che la condividono. [Fowler]
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    Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of artificiality

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