Nel 16° secolo, la parola era usata come variante ortografica o come tentativo di correzione classica dell'inglese medio rime, che significava "misura, metrica, ritmo," e anche "accordo nei suoni finali delle parole o delle righe metriche, rima; una poesia in rima" (XII secolo). Proveniva dal francese antico rime, che a sua volta derivava dal latino rhythmus, ossia "movimento nel tempo," e quest'ultimo dal greco rhythmos, che indicava "flusso o movimento misurato, ritmo; proporzione, simmetria; disposizione, ordine; forma, modo di essere, maniera; anima, inclinazione." Era legato a rhein, che significava "scorrere" (dalla radice indoeuropea *sreu-, "scorrere"). Si può confrontare con rhyme.
The word rhyme has no connection with the word rhythm, nor is rhyme necessary to accentual verse. Nevertheless, rhyme was usually present. On the other hand, in classical Greek metrical poetry, rhymes, if not accidental, were never an essential element of metrical verse structure. [Henry Osborn Taylor, "The Classical Heritage of the Middle Ages," 1911]
La parola rima non ha alcun legame con la parola ritmo, né la rima è necessaria nella poesia accentuale. Tuttavia, la rima era solitamente presente. D'altra parte, nella poesia metrica greca classica, le rime, se non accidentali, non erano mai un elemento essenziale della struttura metrica. [Henry Osborn Taylor, "The Classical Heritage of the Middle Ages," 1911]
L'ortografia variava nel 16° e 17° secolo, con usi come rithme e ri'me. A partire dagli anni '50 del 1500, la parola venne usata per indicare "movimento metrico, movimento nel tempo caratterizzato da uguaglianza di misure e alternanza di accenti e pause." Nel 1776 assunse il significato di "successione regolare di battiti o accenti nella musica."
Il rhythm method in riferimento al controllo delle nascite è attestato dal 1936. Rhythm and blues, uno stile musicale statunitense, risale al 1949 (primo esempio nella rivista Billboard).