Etimologia e Storia di bloomers

"pantaloni larghi, comunemente abbottonati sotto il ginocchio," 1851, chiamati così in onore della riformista femminista statunitense Amelia Jenks Bloomer (1818-1894), che li promosse come parte di un tentativo di rendere l'abbigliamento femminile più pratico. Il costume originale di Bloomer era composto da una gonna corta, pantaloni larghi abbottonati alla caviglia e un cappello a tesa larga e a corona bassa.

The failure of the Bloomer dress seems to have arisen from the mixed character it assumed, and the unpleasant confusion of ideas it occasioned. It partook of the man's the woman's and the child's. A bold assumption of a full male dress, as by Madame Dudevant and Miss Weber, and such as is worn at pleasure by ladies, traveling or on excursions, anywhere on the continent of Europe, would have had a much better chance of tolerance and success. ["The Illustrated Manners Book, A Manual of Good Behavior and Polite Accomplishment," New York, 1855]

Il fallimento del vestito di Bloomer sembra sia derivato dal carattere misto che assunse, e dalla sgradevole confusione di idee che provocò. Esso univa elementi maschili, femminili e infantili. Un'assunzione audace di un completo maschile, come fece Madame Dudevant e Miss Weber, e che le donne indossano a piacere durante i viaggi o le escursioni, ovunque nel continente europeo, avrebbe avuto molte più possibilità di tolleranza e successo. ["The Illustrated Manners Book, A Manual of Good Behavior and Polite Accomplishment," New York, 1855]

Il cognome è attestato dal circa 1200 e si dice significhi "lavoratore del ferro," derivante dall'inglese antico bloma (vedi bloom (n.2)).