Verso la fine del XIII secolo, il termine indicava "fronte", riferendosi alla parte anteriore della testa. Derivava dal francese antico front, che significava "fronte, sopracciglio" (XII secolo), e a sua volta proveniva dal latino frontem (al nominativo frons), che si traduceva in "fronte, sopracciglio, parte anteriore; espressione del volto (soprattutto come indicatore di sincerità o vergogna); facciata di un edificio; aspetto esteriore; avanguardia, prima linea". Questo termine è descritto come avente "nessuna etimologia plausibile" (de Vaan). Potrebbe derivare letteralmente da "ciò che sporge", risalendo all'Proto-Indoeuropeo (PIE) *bhront-, dalla radice *bhren-, che significava "proiettarsi, sporgere" (si veda brink). Un'altra possibilità è che provenisse dal PIE *ser- (4), che fungeva da base per molte preposizioni e prefissi, con il significato fondamentale di "sopra, oltre, in alto, superiore" [Watkins, non presente in Pokorny].
Il significato di "parte anteriore di qualsiasi cosa" si è affermato in inglese verso la metà del XIV secolo. L'idea che il volto esprima il temperamento o il carattere è emersa verso la fine del XIV secolo, da cui deriva anche il termine frontless, che significa "senza vergogna" e risale circa al 1600. In ambito militare, il concetto di "parte anteriore di un esercito" si è sviluppato sempre nella metà del XIV secolo, portando poi a definire "il campo di operazioni in contatto con il nemico" negli anni '60 del 1600. L'espressione home front è documentata dal 1919. L'idea di "un corpo organizzato di forze politiche" risale al 1926. Il significato di "facciata pubblica" è attestato dal 1891, mentre quello di "qualcosa che serve da copertura per attività illegali" è del 1905. La locuzione avverbiale in front è comparsa negli anni '10 del 1600. Il senso meteorologico è stato registrato per la prima volta nel 1921.