In inglese antico, life (al dativo lif) significava "esistenza corporea animata; vita, periodo che intercorre tra la nascita e la morte; la storia di un individuo dalla nascita alla morte, un resoconto scritto della vita di una persona; modo di vivere (buono o cattivo); condizione di essere un essere vivente, opposto alla morte; esistenza spirituale impartita da Dio, attraverso Cristo, al credente." Questo termine deriva dal proto-germanico *leiban, che è anche all'origine delle parole in antico norreno lif ("vita, corpo"), antico frisone e antico sassone lif ("vita, persona, corpo"), olandese lijf ("corpo"), antico alto tedesco lib ("vita") e tedesco Leib ("corpo"). In sostanza, il termine indicava "continuazione, perseveranza," e affonda le radici nella radice indoeuropea *leip-, che significa "attaccarsi, aderire."
The transition toward 'live', etc. is only Gmc. and disputed, but semantically comprehensible: stick → remain (also Tocharian) → live (Gmc.). [Boutkan]
Il passaggio verso forme come 'live', ecc. è tipico delle lingue germaniche e controverso, ma semanticamente comprensibile: attaccarsi → rimanere (anche in tocario) → vivere (germanico). [Boutkan]
Il sostantivo associato al verbo live ("vivere"), che letteralmente significa "continuare, rimanere," si è esteso nel 1703 per riferirsi anche agli oggetti inanimati, indicando "durata o esistenza." Il significato di "vitalità, energia in azione, espressione, ecc." risale agli anni '80 del 1500. L'idea di "parte attivamente visibile dell'esistenza umana, piaceri o occupazioni del mondo o della società" si è affermata negli anni '70 del 1700. L'interpretazione come "causa o fonte di vita" ha portato all'idea di "principio vivificante o animatore," e quindi a "colui che rende tutto più vivace," come in life of the party ("il life della festa," 1787). Il significato di "detenzione a vita, ergastolo" è attestato dal 1903. Inizialmente, è stato accoppiato in modo allitterato con limb a partire dagli anni '40 del 1600. L'espressione Not on your life ("assolutamente no") è documentata dal 1896.
Nel contesto dei giochi, life indica un turno aggiuntivo per un personaggio; questo uso si è sviluppato a partire da pratiche nei giochi di carte (1806), biliardo (1856), ecc., riferendosi a un certo numero di possibilità o oggetti necessari senza cui il turno di gioco non può proseguire. L'espressione The life ("la vita," nel senso di "forma o modello vivente, sembianza") risale agli anni '90 del 1500.
Life-and-death ("di vitale importanza") è attestato dal 1822; life-or-death (aggettivo) ("critico, disperato") dal 1856.
Life-jacket ("giubbotto di salvataggio") è documentato dal 1840; life-preserver ("salvagente") dagli anni '30 del 1600, inizialmente per qualsiasi oggetto destinato a salvare una vita, e dal 1803 per i dispositivi indossati per prevenire annegamenti. Life-saver ("salvatore di vite") risale al 1883, con uso figurato dal 1909, come marchio di caramelle dure di zucchero dal 1912, così chiamato per la sua forma.
Life-form ("forma di vita") è attestato dal 1861. Life-work ("lavoro di una vita," cioè "l'impegno a cui si è dedicata la propria esistenza") risale al 1848.
L'espressione this is the life ("questa è la vita") è documentata dal 1919; il modo di dire that's life ("così va la vita") è attestato dal 1884 (a volte that's life in a nutshell "questa è la vita in poche parole"; in precedenza such is life "così è la vita," 1778). Inizialmente, that's life! esprimeva un'affermazione di esperienza intensa, come a dire "questa è vita! questo è vivere!"
And when, at the last, he wuz lyin'
At the end o' the toil an' the strife,
An' the preacher says: "Ol' man, you're dyin'."
He whistled and said, "Well, that's life!"
[Frank L. Stanton, "A True Philosopher," 1898]
E quando, alla fine, si trovava disteso,
Alla conclusione del suo faticoso cammino,
E il predicatore dice: "Vecchio, stai morendo."
Lui fischiò e rispose: "Beh, questa è vita!"
[Frank L. Stanton, "A True Philosopher," 1898]