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Significato di orphanage

orfanotrofio; casa per orfani

Etimologia e Storia di orphanage

orphanage(n.)

Nella metà del 1570, il termine indicava la "condizione di essere orfani", derivando da orphan (sostantivo) e -age. L'accezione di "casa per orfani" è attestata solo a partire dal 1850. Altre espressioni usate per descrivere la "condizione di essere orfani" hanno incluso orphanhood (anni '70 del 1600), orphancy (anni '80 del 1500), orphanism (anni '90 del 1500), orphanship (anni '70 del 1600), e in inglese medio si usava orphanite, che significava "desolazione, miseria" (metà del XV secolo). Per indicare una "casa per orfani" si trovano anche orphan house (1711), orphan-asylum (1796) e orphanry (1872).

ORPHANAGE ... is a very incorrect expression for an orphan-home. Fancy a "girlage" for a girl's home. "Orphanry," like pheasantry, diary, aviary, is the proper word, though I believe it is in no dictionary. "Orphanotrophy" is enough to send one off in atrophy — a word fearful and amazing. "Orphanhood" is a good word, and expresses the state of being an orphan. That the root of the word is Greek, and the affix English, is, I think, immaterial, because the word "orphan" is so thoroughly Anglicised that we are never thinking of [orphanos] when use it. [Notes and Queries, Jan. 20, 1872]
ORFANOTERAPIA ... è un'espressione molto scorretta per indicare una casa per orfani. Immaginate un "girlage" per una casa di ragazze. "Orphanry", come pheasantry, diary, aviary, è la parola giusta, anche se credo non sia presente in alcun dizionario. "Orphanotrophy" è abbastanza da mandare in atrofia — una parola spaventosa e sorprendente. "Orphanhood" è una buona parola e descrive bene lo stato di essere orfani. Che la radice sia greca e il suffisso inglese è, a mio avviso, irrilevante, perché la parola "orphan" è talmente anglicizzata che non pensiamo mai a [orphanos] quando la usiamo. [Notes and Queries, 20 gennaio 1872]

Voci correlate

"un bambino che ha perso uno o entrambi i genitori, generalmente quest'ultimi," circa 1300, dal latino tardo orphanus "bambino senza genitori" (origine dell'antico francese orfeno, orphenin, italiano orfano), dal greco orphanos "orfano, senza genitori, privo di padre," letteralmente "privato," da orphos "privato di qualcosa."

Questo deriva dal proto-indoeuropeo *orbho- "privo di padre," anche "privato dello stato di libertà," dalla radice *orbh- "cambiare fedeltà, passare da uno stato a un altro" (origine anche dell'ittita harb- "cambiare fedeltà," latino orbus "privo," sanscrito arbhah "debole, bambino," armeno orb "orfano," antico irlandese orbe "erede," antico slavo ecclesiastico rabu "schiavo," rabota "servitù" (vedi robot), gotico arbja, tedesco erbe, antico inglese ierfa "erede," antico alto tedesco arabeit, tedesco Arbeit "lavoro," antico frisone arbed, antico inglese earfoð "difficoltà, sofferenza, problema").

Come aggettivo è attestato dalla fine del XV secolo, "privo di genitori," riferito a un bambino o a una giovane persona dipendente. L'uso figurato risale alla stessa epoca. Little Orphan Annie, la striscia a fumetti statunitense creata da Harold Gray (1894-1968), debuttò nel 1924 sul "Daily News" di New York. In precedenza, era il nome (come Little Orphant Annie) del personaggio nel poema del 1885 di James Whitcomb Riley, originariamente intitolato "Elf Child":

LITTLE Orphant Annie's come to our house to stay,
An' wash the cups an' saucers up, an' brush the crumbs away,
An' shoo the chickens off the porch, an' dust the hearth, an' sweep,
An' make the fire, an' bake the bread, an' earn her board-an'-keep;
An' all us other childern, when the supper-things is done,
We set around the kitchen fire an' has the mostest fun
A-list'nin' to the witch-tales 'at Annie tells about,
An' the Gobble-uns 'at gits you
Ef you
Don't
Watch
Out!

Orphant era una forma antica e corrotta di orfano, attestata dal XVII secolo.

Elemento di formazione delle parole nei sostantivi che indicano un'azione, un processo, una funzione o una condizione. Proviene dall'antico francese e dal francese -age, dal latino tardo -aticum, che significa "appartenente a, relativo a". Inizialmente era un suffisso aggettivale neutro, derivato dalla radice ricostruita del protoindoeuropeo *-at- (che ha dato origine al latino -atus, suffisso del participio passato dei verbi della prima coniugazione) + *-(i)ko-, un suffisso secondario che forma aggettivi (vedi -ic).

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    Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of orphanage

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