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Significato di prank

scherzo; burla

Etimologia e Storia di prank

prank(n.)

"un trucco ridicolo" [Johnson], giocato a volte per malizia ma più spesso per divertimento, negli anni '20 del 1500, una parola di origine incerta, forse legata al verbo obsoleto prank "agire in modo ostentato, mettersi in mostra" (metà del 1400), anche "decorare, abbellire in modo appariscente" (anni '40 del 1500), che è collegato al medio basso tedesco prank "esibizione" (confronta anche l'olandese pronken, il tedesco prunken "fare mostra, pavoneggiarsi"). Il verbo nel senso di "fare uno scherzo a qualcuno" appare anch'esso negli anni '20 del 1500. Correlati: Pranked; pranking. Confronta prig. Prinkum-prankum "uno scherzo o trucco" è attestato dagli anni '90 del 1500; come nome di un tipo di danza, negli anni '30 del 1600.

Voci correlate

Verso la fine del XIV secolo, prauncen, inizialmente riferito ai cavalli di grande vitalità, indicava "fare mostra di sé camminando; muoversi con orgoglio, sollevando i piedi in un movimento saltellante," un termine di origine sconosciuta. Entro la fine del XIV secolo, il suo uso si era esteso anche alle persone, assumendo il significato di "camminare a passo deciso, pavoneggiarsi, comportarsi in modo fiero e aggressivo."

Potrebbe essere collegato al medio inglese pranken, che significa "mettersi in mostra" (derivato dal medio olandese pronken, "pavoneggiarsi, sfilare;" vedi prank), influenzato da dance (anche se prank non è attestato così presto). Oppure potrebbe derivare dal dialetto danese prandse, che significa "andare in modo maestoso." Klein suggerisce una connessione con il francese antico paravancier. Correlati: Pranced; prancing. Come sostantivo è attestato dal 1751, derivato dal verbo.

"chi fa uno scherzo o è incline a farne," 1927, inglese americano, da prank + -ster.

"una persona vanitosa, ristretta e pragmatica; una persona noiosa e precisa; qualcuno che coltiva o finge la proprità e offende o annoia gli altri," 1753, originariamente in riferimento a scrupoli teologici (1704), una parola di origine sconosciuta.

Potrebbe essere collegata a significati precedenti dello stesso termine, come "un dandy, un vanitoso, un fatuo" (anni 1670), "ladro" (circa 1600; nelle forme prigger, prigman registrate dagli anni 1560). Il Century Dictionary ipotizza che il significato moderno sia "forse un'applicazione successiva (del senso 'ladro') nel senso generale, tra 'la professione,' di 'un tipo sveglio.' " Si può anche confrontare con il gergo dei ladri prig "un riparatore di pentole" (anni 1560). In medio inglese, un prig era un tipo di chiodo piccolo usato nel tetto o nelle tegole (XIV secolo), forse derivato da prick.

A p[rig] is wise beyond his years in all the things that do not matter. A p. cracks nuts with a steam hammer: that is, calls in the first principles of morality to decide whether he may, or must, do something of as little importance as drinking a glass of beer. On the whole, one may, perhaps, say that all his different characteristics come from the combination, in varying proportions, of three things—the desire to do his duty, the belief that he knows better than other people, & blindness to the difference in value between different things. [quoted in Fowler, 1926, who writes that it can be found in "an anonymous volume of essays"]
Un p[rig] è saggio oltre i suoi anni in tutte le cose che non contano. Un p. rompe le noci con un martello a vapore: cioè, chiama in causa i principi fondamentali della moralità per decidere se può, o deve, fare qualcosa di così poco importante come bere un bicchiere di birra. In generale, si può forse dire che tutte le sue diverse caratteristiche derivano dalla combinazione, in proporzioni variabili, di tre cose: il desiderio di fare il suo dovere, la convinzione di sapere meglio degli altri e la cecità nel distinguere il valore delle diverse cose. [citato in Fowler, 1926, che scrive che si può trovare in "un anonimo volume di saggi"]

Si può anche confrontare con prim, primp, prank, prink "fare una mostra ostentata; vestirsi con ornamenti carini" (anni 1570); "camminare in modo affettato o delicato" (anni 1690). Correlati: Priggish; priggishly; priggery.

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    Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of prank

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