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Significato di realpolitik

politica pragmatica; politica basata su considerazioni pratiche

Etimologia e Storia di realpolitik

realpolitik(n.)

"politica guidata da considerazioni pratiche" (anziché da ideologie o morali), 1914, dal tedesco Realpolitik (August Ludwig von Rochau, "Grundsätze der Realpolitik," 1853), che può essere tradotto come "politica pratica." Vedi real (agg.) + politics.

Voci correlate

Nella decade del 1520, il termine indicava la "scienza e l'arte del governo". Derivava da politic (sostantivo), che significava "lo stato politico di un paese o governo" (inizio del XV secolo), e proveniva dal francese antico politique e dal latino medievale politica. Per ulteriori dettagli, si veda politic (aggettivo).

È probabile che la forma plurale sia stata modellata sull'espressione di Aristotele ta politika, che significa "affari di stato" (al plurale). Questo era il titolo del suo trattato sul governo e le istituzioni politiche, tradotto in inglese a metà del XV secolo come (The Book of) Polettiques o Polytykys. Si veda anche -ics per ulteriori informazioni.

Politicks is the science of good sense, applied to public affairs, and, as those are forever changing, what is wisdom to-day would be folly and perhaps, ruin to-morrow. Politicks is not a science so properly as a business. It cannot have fixed principles, from which a wise man would never swerve, unless the inconstancy of men's view of interest and the capriciousness of the tempers could be fixed. [Fisher Ames (1758-1808), "British Alliance," in the Boston Repertory, November 1806]
La politica è la scienza del buon senso applicata agli affari pubblici. E poiché questi sono in continua evoluzione, ciò che oggi è saggezza potrebbe domani rivelarsi follia e forse, rovina. La politica non è tanto una scienza quanto un'arte pratica. Non può avere principi fissi, dai quali un uomo saggio non si discosterebbe mai, a meno che non si potesse stabilire l'inconstanza degli interessi umani e l'imprevedibilità dei temperamenti. [Fisher Ames (1758-1808), "British Alliance," in Boston Repertory, novembre 1806]

Il significato di "azioni o pratiche politiche" è attestato a partire dagli anni '40 del Seicento. La definizione di "alleanze o opinioni politiche di una persona o di un partito" risale al 1769.

All'inizio del XIV secolo, il termine significava "esistente nella realtà, con un'esistenza fisica (non immaginario)"; a metà del XV secolo, si usava per descrivere "ciò che riguarda le cose" (soprattutto la proprietà). Deriva dal francese antico reel, che significa "reale, effettivo", e risale al latino tardo realis, che si traduce in "attuale". Nella lingua latina medievale, indicava "ciò che appartiene alla cosa stessa" ed era legato al termine latino res, che si traduce in "proprietà, beni, materia, cosa, affare". De Vaan lo collega a una radice proto-indoeuropea *Hreh-i-, che significava "ricchezza, beni", la stessa radice da cui derivano il sanscrito rayim e rayah ("proprietà, beni") e l'avestano raii-i- ("ricchezza").

Il significato di "genuino" è attestato a partire dagli anni '50 del Cinquecento, mentre l'accezione di "schietto, senza fronzoli" risale al 1847. Il termine Real estate, che indica "terreno, comprese le cose che vi si trovano naturalmente o artificialmente", è documentato dagli anni '60 del Seicento. Tuttavia, già nel Medio Inglese si usava real in ambito giuridico per riferirsi ai beni immobili, in contrapposizione e distinzione da personal. La locuzione nominale real time compare all'inizio del XIX secolo in logica e filosofia, mentre dal 1953 viene usata come espressione aggettivale per descrivere "il tempo effettivo in cui si svolge un evento o un processo", in concomitanza con l'avvento dei processi informatici. L'espressione Get real, solitamente un'interiezione, era uno slang universitario statunitense degli anni '60, diventato popolare intorno al 1987. Come sostantivo, the real, che significa "ciò che esiste realmente", è attestato già nel 1818 (Coleridge). L'espressione The real thing, che indica "l'articolo genuino", risale anch'essa al 1818.

Real applies to that which certainly exists, as opposed to that which is imaginary or feigned : as, real cause for alarm ; a real occurrence ; a real person, and not a ghost or a shadow ; real sorrow. Actual applies to that which is brought to be or to pass, as opposed to that which is possible, probable, conceivable, approximate, estimated, or guessed at. [Century Dictionary]
Real si applica a ciò che esiste certamente, in contrapposizione a ciò che è immaginario o finto: come in real cause di allerta; un real evento; una real persona, e non un fantasma o un'ombra; un real dolore. Actual si riferisce a ciò che è stato realizzato o che si è concretizzato, in contrapposizione a ciò che è possibile, probabile, concepibile, approssimativo, stimato o ipotetico. [Century Dictionary]
Generally, by the time you are Real, most of your hair has been loved off, and your eyes drop out and you get loose in the joints and very shabby. But these things don't matter at all, because once you are Real you can't be ugly, except to people who don't understand. [Margery Williams, "The Velveteen Rabbit"]
In generale, quando diventi Real, gran parte dei tuoi capelli è stata amata via, gli occhi ti cadono e diventi un po' sgobbato e trasandato. Ma queste cose non contano affatto, perché una volta che sei Real non puoi essere brutto, tranne che per chi non capisce. [Margery Williams, "Il coniglio di velluto"]
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