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Significato di unfamiliar

sconosciuto; estraneo; poco familiare

Etimologia e Storia di unfamiliar

unfamiliar(adj.)

"non ben noto o conosciuto; non abituale per uso frequente," 1590s, da un- (1) "non" + familiar (agg.). Correlati: Unfamiliarly; unfamiliarity.

Voci correlate

Metà del XIV secolo: "intimo, molto amichevole, in un rapporto familiare", derivato dal francese antico famelier, che significa "imparentato; amichevole", a sua volta dal latino familiaris, che indica qualcosa di "domestico, privato, appartenente a una famiglia, di un nucleo familiare". Questo termine latino si usava anche per descrivere qualcuno di "familiare, intimo, amichevole" ed è il risultato di una dissimilazione da *familialis, che proviene da familia (vedi family).

Dalla fine del XIV secolo, il termine è stato usato per riferirsi a ciò che è "relativo alla propria famiglia". Quando si parla di oggetti o situazioni, ha assunto il significato di "conosciuto per lunga associazione" verso la fine del XV secolo. L'accezione di "ordinario, abituale" è emersa negli anni '90 del '500.

Il sostantivo che indica "demone, spirito maligno che risponde a un richiamo" risale agli anni '80 del '500 (il termine familiar spirit è attestato dagli anni '60 del '500). In precedenza, come sostantivo, si usava per descrivere "un amico intimo" (fine del XIV secolo). Il plurale latino, usato come sostantivo, significava "gli schiavi", ma anche "un amico, un conoscente intimo, un compagno".

Il prefisso di negazione, in antico inglese un-, deriva dal proto-germanico *un- (presente anche nell'antico sassone, antico frisone, antico alto tedesco, tedesco un-, gotico un-, olandese on-), e risale all'indo-europeo *n- (origine di a-, an- in sanscrito "non", a-, an- in greco, an- in antico irlandese, in- in latino), che è la forma combinata della radice *ne- "non".

È il prefisso più prolifico in inglese, usato liberamente e diffusamente nell'antico inglese, dove forma più di 1.000 composti. Contende con il suo omologo derivato dal latino in- (1) il diritto di negare certi termini (indigestable/undigestable, ecc.), e sebbene entrambi possano essere usati insieme per indicare sfumature di significato (unfamous/infamous), di solito non lo sono.

Spesso ha un tono eufemistico (untruth per "una bugia") o enfatico, soprattutto quando suggerisce un'idea di privazione o liberazione: unpeel "sbucciare"; unpick "scassinare (una serratura) con strumenti da ladro"; unloose per "allentare".

Forma anche parole a partire da frasi, come uncalled-for, circa 1600; undreamed-of, anni '30 del 1600. Fuller (1661) usa unbooklearned. Una descrizione di un testamento legale del XV secolo contiene unawaydoable; Ben Jonson scrive un-in-one-breath-utterable. La parola uncome-at-able è attestata negli anni '90 del 1600 in Congreve, ma Samuel Johnson nel XVIII secolo e Fowler nel XX secolo la criticano ("La parola aveva senza dubbio, due o tre secoli fa, un'aria spavalda da 'chi se ne frega dei grammatici'; quella spavalderia è svanita da tempo; non ha scopo che 'inaccessibile' non abbia già...").

Tuttavia, la pratica è continuata; unlawlearned (Bentham, 1810), unlayholdable (1860); unputdownable, riferito a un libro, compare nel 1947; unpindownable, nel 1966. Si può anche confrontare con put-up-able-with (1812). Come prefisso nel telegraphese, per sostituire not e risparmiare il costo di una parola, è attestato dal 1936.

Grazie alla sua versatilità e alla necessità di esprimere negazioni, il numero di parole che possono essere create con un- in inglese è quasi infinito, e il fatto che alcune vengano usate mentre altre rimangano inedite dipende dal capriccio degli autori.

Gli editori di dizionari hanno notato questo fenomeno fin dal XVIII secolo, ma hanno anche ampliato la lista. Il "New and Complete Dictionary of the English Language" di John Ash (1775) presenta molte pagine di voci con un- in un'unica riga; tra una dozzina di voci consecutive ci sono unhaggled, unhaired, unhalooed, unhaltering (aggettivo), unhaltering (sostantivo), che il OED (1989) osserva essere state "ovviamente create per l'occasione" e che compaiono in altri testi solo decenni dopo, se mai. (Ash vindicated.)

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    Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of unfamiliar

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