Etimologia e Storia di Unitarian

Intorno al 1300, il termine unite si riferiva allo "stato o alla proprietà di essere uno." Proveniva dall'anglo-francese unite e dall'antico francese unite, che significava "unicità, unità" (circa 1200). La radice latina è unitatem (al nominativo unitas), che esprimeva concetti come "unità, uguaglianza, accordo," e derivava da unus, che significa "uno" (dalla radice PIE *oi-no-, che significa "uno, unico").

Inizialmente, il termine era usato in ambito teologico, per riferirsi alle persone della Trinità. L'uso più generale si è diffuso verso la fine del XIV secolo, assumendo il significato di "indivisibilità, combinazione armoniosa di parti." Già negli anni '80 del 1500, era attestato come "una cosa separata e singola." Nel campo delle arti, il concetto di the unities—riferito ai tre principi (tempo, luogo, azione) che devono essere rispettati nelle opere letterarie e nel dramma—emerse negli anni '60 del 1600.

Il termine è stato coniato nel 1731, unendo infra e il latino lapsus, che significa "caduta" (puoi vedere lapse (n.)), e aggiungendo un suffisso simile a quello di unitarian e altri termini.

[In theology], the doctrine held by Augustinians and by many Calvinists, that God planned the creation, permitted the fall, elected a chosen number, planned their redemption, and suffered the remainder to be eternally punished. The Sublapsarians believe that God did not permit but foresaw the fall, while the Supralapsarians hold that God not only permitted but decreed it. [Century Dictionary]

[In ambito teologico], si riferisce alla dottrina sostenuta dagli Agostiniani e da molti Calvinisti, secondo cui Dio avrebbe pianificato la creazione, permesso la caduta, scelto un numero eletto, progettato la loro redenzione e lasciato gli altri essere puniti eternamente. I Sublapsariani credono che Dio non abbia permesso ma previsto la caduta, mentre i Supralapsariani sostengono che Dio non solo l'abbia permessa ma l'abbia anche decretata. [Century Dictionary]