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Significato di childlike

infantile; semplice; spensierato

Etimologia e Storia di childlike

childlike(adj.)

Negli anni '80 del 1500, il termine significava "proprio di un bambino", derivando da child + like (aggettivo). Il significato di "come un bambino" in senso positivo (distinto da childish) è attestato dal 1738. Nel poema "Sir Gawain and the Green Knight" (circa 1380) si trova child-gered, che significa "ragazzoso, spensierato".

Childlike and childish express that which is characteristic of a child, the former applying to that which is worthy of approbation, or at least does not merit disapproval, and the latter usually to that which is not: as, a childlike freedom from guile; a childish petulance. To express that which belongs to the period of childhood, without qualifying it as good or bad, child or childhood is often used in composition .... [Century Dictionary, 1897] 
Childlike e childish esprimono caratteristiche tipiche di un bambino; il primo si riferisce a tratti degni di approvazione, o almeno che non meritano disapprovazione, mentre il secondo di solito indica il contrario. Ad esempio, si può parlare di una childlike libertà dall'inganno e di una childish petulanza. Per descrivere ciò che appartiene all'infanzia senza giudicarlo come buono o cattivo, si usa spesso child o childhood in composizione.... [Century Dictionary, 1897] 

Voci correlate

In antico inglese, cild significava "feto, neonato, persona non ancora nata o appena nata." La parola deriva dal proto-germanico *kiltham, che ha dato origine anche al gotico kilþei ("utero"), inkilþo ("incinta"), al danese kuld ("bambini dello stesso matrimonio"), all'antico svedese kulder ("nidiaceo"), e all'antico inglese cildhama ("utero," letteralmente "casa del bambino"). Non ci sono cognati certi al di fuori del germanico. "Apparentemente, originariamente usato sempre in relazione alla madre come 'frutto del grembo'" [Buck].

Verso la fine dell'antico inglese, il termine assunse anche il significato di "giovane di nobile nascita" (forma arcaica, di solito scritta childe). Tra il XVI e il XVII secolo, si riferiva in particolare a una "bambina." Il significato più ampio di "giovane prima della pubertà" si sviluppò nell'antico inglese tardivo. L'espressione with child ("incinta," attestata alla fine del XII secolo) mantiene il senso originale. L'estensione di significato da "neonato" a "bambino" si riscontra anche in francese con enfant e in latino con infans. Il significato di "proprio figlio" o "discendenza" si affermò verso la fine del XII secolo (in antico inglese si usava bearn; vedi bairn). L'uso figurato emerse alla fine del XIV secolo. Nella maggior parte delle lingue indoeuropee si usa la stessa parola per "un bambino" e "il proprio bambino," anche se ci sono eccezioni (come il latino liberi/pueri).

Le difficoltà con il plurale iniziarono già nell'antico inglese, dove il nominativo plurale era inizialmente cild, identico al singolare. Poi, intorno al 975, si sviluppò una forma plurale cildru (genitivo cildra), probabilmente per chiarezza, solo per essere poi ripluralizzata alla fine del XII secolo in children, che risulta quindi un doppio plurale. Il plurale medio inglese cildre è sopravvissuto nel dialetto del Lancashire come childer e nell'espressione Childermas.

Child abuse è attestato dal 1963; child-molester risale al 1950. Child care è del 1915. Child's play, usato in senso figurato per indicare qualcosa di facile, si trova in Chaucer (fine del XIV secolo):

I warne yow wel, it is no childes pley To take a wyf withouten auysement. ["Merchant's Tale"]
Vi avverto bene, non è un gioco da ragazzi Prendere una moglie senza riflessione. ["Merchant's Tale"]

In antico inglese, cildisc significava "proprio di un bambino"; si veda child + -ish. Il significato di "puerile, immaturo, simile a un bambino" in senso negativo risale all'inizio del XV secolo. Formazioni simili si trovano nell'antico sassone kindisc, nel medio olandese kintsch, nell'olandese kindsch e nel tedesco kindisch. Correlati: Childishly; childishness.

«avere le stesse caratteristiche o qualità» (di un altro), circa 1200, lik, abbreviazione di y-lik, derivante dall'inglese antico gelic «simile, uguale», dal proto-germanico *(ga)leika- «avere la stessa forma», letteralmente «con un corpo corrispondente» (origine anche dell'antico sassone gilik, olandese gelijk, tedesco gleich, gotico galeiks «ugualmente, simile»).

Questo è un composto di *ga- «con, insieme» + la radice germanica *lik- «corpo, forma; simile, stesso» (origine anche dell'inglese antico lic «corpo, cadavere»; vedi lich). Etimologicamente analogo al latino conform. La forma moderna (anziché *lich) potrebbe derivare da un discendente settentrionale del cognato norreno della parola inglese antica, glikr.

In passato si usava con il comparativo liker e il superlativo likest (ancora in uso nel 17° secolo). La preposizione (circa 1200) e l'avverbio (circa 1300) derivano entrambe dall'aggettivo. Come congiunzione, attestata per la prima volta all'inizio del 16° secolo, è un'abbreviazione di like as, like unto. L'espressione colloquiale like to «quasi, quasi» («I like to died laughing») è del 17° secolo, abbreviazione di was like to/had like to «essere vicino a, essere probabile». L'espressione feel like «voler fare, essere dell'umore per» risale al 1863, originariamente inglese americano. Il modello proverbiale come in like father, like son è registrato dagli anni '40 del 1500.

Il significato «come» («A Town Like Alice») è attestato dal 1886. La parola è stata usata come riempitivo posticipato ("going really fast, like") dal 1778; come presunto enfatico ("going, like, really fast") dal 1950, originariamente nello slang della controcultura e nel linguaggio bop. La frase more like it «più vicino a ciò che si desidera» è del 1888.

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    Tendenze di " childlike "

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    Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of childlike

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