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Significato di clergy

clero; membri del clero; religiosi

Etimologia e Storia di clergy

clergy(n.)

Intorno al 1200, il termine clergie indicava "l'incarico o la dignità di un chierico" ed derivava da due parole dell'antico francese: 1. clergié, che significava "chierici, uomini di cultura", a sua volta proveniente dal latino medievale clericatus, dal latino tardo clericus (vedi clerk (n.)); 2. clergie, che si traduceva come "apprendimento, conoscenza, erudizione", derivante da clerc, anch'esso dal latino tardo clericus.

Il significato di "persone ordinate per il lavoro religioso, persone consacrate ai doveri di ministero pubblico nella chiesa cristiana" risale a circa il 1300. L'espressione Benefit of clergy (anni 1510) si riferiva all'esenzione degli ecclesiastici da determinati procedimenti penali davanti ai giudici secolari; in Inghilterra fu riconosciuta per la prima volta nel 1274, subì modifiche nel tempo e fu abolita nel 1827.

The ability to read, being originally merely the test of the 'clergy', or clerical position, of the accused, came at length to be in itself the ground of the privilege, so that the phrase became = 'benefit of scholarship' [OED]
La capacità di leggere, inizialmente considerata solo come prova della 'condizione clericale' dell'imputato, divenne col tempo il fondamento stesso del privilegio, tanto che l'espressione finì per significare = 'beneficio della cultura' [OED].

Voci correlate

Attorno al 1200, il termine indicava "un uomo ordinato al ministero, un prete, un ecclesiastico." Derivava dall'inglese antico cleric e dal francese antico clerc, che significavano "chierico, prete; studioso, allievo." Entrambi provenivano dal latino ecclesiastico clericus, che significava "un prete," usato come sostantivo da un aggettivo che significava "sacerdotale, appartenente al clerus" (vedi cleric).

Il suo uso burocratico moderno ci ricorda un'epoca in cui solo il clero sapeva leggere e scrivere, e fungeva da scriba e custode dei conti per le autorità secolari. Nel tardo inglese antico, il termine poteva anche riferirsi a "scriba del re; custode dei conti." Già attorno al 1200, clerk assunse un significato secondario nell'inglese medio (simile a quello che aveva in francese antico) di "uomo di lettere, chiunque sappia leggere o scrivere." Da qui derivò unclerkly (avverbio), che significava "in modo inadeguato per uno studioso" (metà del XV secolo).

Questo portò a nuovi significati, come "assistente in un'attività pubblica o privata" (circa 1500), inizialmente un custode dei conti. Successivamente, si diffuse anche il significato di "funzionario di un tribunale, comune, ecc. il cui compito è mantenere i registri e svolgere le attività di routine" (anni '20 del 1500). Più tardi, soprattutto nell'inglese americano, assunse il significato di "venditore al dettaglio" (1790). L'accezione di "dipendente che registra gli ospiti in un hotel" risale al 1879.

"membro del clero, un uomo in ordini sacri," anni 1570, da clergy + man (sostantivo).

Nella metà del 1670, il termine indicava "una suora," derivando da clergy + woman, seguendo il modello di clergyman. Non è stato usato seriamente per indicare "pastora donna" o "donna della professione clericale" fino al 1871; nel frattempo, era impiegato in modo umoristico per riferirsi a "vecchia donna" o "moglie autoritaria di un ecclesiastico." Il termine clergess, usato per designare "membro di un ordine religioso femminile," è attestato dalla fine del XIV secolo; clergy-feme, che significa "moglie o donna di un ecclesiastico," risale agli anni '80 del XVI secolo.

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    Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of clergy

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