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Significato di coward

vigliacco; codardo; persona priva di coraggio

Etimologia e Storia di coward

coward(n.)

"Colui che manca di coraggio per affrontare il pericolo o che si ritira di fronte alla possibilità di essere ferito," metà del XIII secolo, dall'anglo-francese couard, couart, francese antico coart "codardo" (non è più la parola comune in francese, che ora usa in questo senso poltron, dall'italiano, e lâche), da coe "coda," dal latino coda, variante dialettale popolare di cauda "coda" (vedi coda) + -ard, un suffisso per i nomi agenti che indica chi compie un'azione o possiede una certa qualità, con una connotazione spregiativa (vedi -ard).

La parola probabilmente riflette un senso metaforico animale ancora presente in espressioni come turning tail e tail between legs. Coart era il nome della lepre nelle versioni francesi antiche di "Reynard the Fox." L'italiano codardo, lo spagnolo cobarde (spagnolo antico couarde) derivano dal francese. L'ortografia inglese è stata influenzata da cow (verbo e sostantivo).

[S]o strong is the false belief that every bully must be a coward that acts requiring great courage are constantly described as cowardly or dastardly if they are so carried out as not to give the victim a sporting chance; the throwing of a bomb at a king's carriage is much less dastardly than shooting a partridge, because the thrower takes a very real risk .... [Fowler]
[È] così forte la falsa credenza che ogni bullo debba essere un codardo, che le azioni che richiedono grande coraggio vengono costantemente descritte come codarde o vigliacche se portate a termine in modo da non dare alla vittima una possibilità equa; lanciare una bomba contro la carrozza di un re è molto meno vigliacco che sparare a una pernice, perché chi lancia corre un rischio molto reale ... [Fowler]

Come cognome (attestato dalla metà del XIII secolo) rappresenta l'antico inglese cuhyrde "guardiano delle mucche." Come aggettivo, "mancante di coraggio, timoroso," dalla fine del XIII secolo. Farmer ha coward's castle "un pulpito," "Perché un ecclesiastico può esprimersi da lì senza temere contraddizioni o discussioni."

Voci correlate

"passaggio aggiunto a una composizione musicale per portarla a conclusione," 1753, dal latino cauda "coda di un animale," il cui origine è incerta. De Vaan lo fa risalire al proto-italico *kaud-a- "parte; coda," dal PIE *kehu-d- "diviso, separato," dalla radice *khu-. Scrive: "Poiché le parole per 'pezzo, parte' sono spesso derivate da 'tagliare, dividere', la coda potrebbe essere stata vista come la 'parte' sciolta dell'animale."

"mancanza di coraggio nell'affrontare il pericolo, paura del danno o del dolore," circa 1300, dall'antico francese coardise (XIII secolo), derivato da coard, coart "codardo" (vedi coward) + il suffisso nominale -ise.

Cowardice, as distinguished from panic, is almost always simply a lack of ability to suspend the functioning of the imagination. [Ernest Hemingway, "Men at War," 1942]
La codardia, a differenza del panico, è quasi sempre semplicemente una mancanza di capacità di sospendere il funzionamento dell'immaginazione. [Ernest Hemingway, "Men at War," 1942]
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Tendenze di " coward "

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Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of coward

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