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Significato di machine-made

prodotto da una macchina; artificiale; non fatto a mano

Etimologia e Storia di machine-made

machine-made(adj.)

"realizzato da una macchina o da un insieme di macchinari" (in contrapposizione a man-made), attestato nel 1837, derivato da machine (sostantivo) + made.

Voci correlate

Nella metà del 1540, il termine indicava "struttura di qualsiasi tipo" e proveniva dal francese medio machine, che significava "dispositivo, congegno." Questo a sua volta derivava dal latino machina, che si traduceva in "macchina, motore, macchina da guerra; congegno, inganno; strumento." Le radici si possono rintracciare nel greco makhana, variante dorica dell'attico mēkhanē, che significava "dispositivo, attrezzo, macchina." Il termine greco, però, si usava anche per indicare "congegno, astuzia." Tradizionalmente, secondo Watkins, si collegava alla protoindoeuropeo *magh-ana-, che significava "ciò che consente," derivato dalla radice *magh-, ossia "essere in grado, avere potere." Tuttavia, Beekes, basandosi su considerazioni formali, contesta questo legame con le parole germaniche e slave, sostenendo che il termine greco sia isolato e di origine pre-greca.

Il significato moderno principale, "dispositivo composto da parti mobili per applicare potenza meccanica," si è sviluppato probabilmente negli anni '70 del 1600, partendo dai sensi precedenti di "apparecchio, apparecchiatura" e "torre d'assedio militare." Col tempo, è stato usato per descrivere un congegno che funziona autonomamente, senza la forza o l'abilità dell'operatore.

Tra il 1600 e il 1800, il termine ha assunto anche il significato di "veicolo; carrozza da palco o da posta; nave," e, dal 1901, "automobile." Nella slang della fine del XIX secolo, è stato usato anche per indicare sia "pene" che "vagina," diventando uno dei pochi termini a ricevere tale onore.

Il significato politico, "un'organizzazione rigorosa dei membri attivi di un partito politico per assicurarsi un'influenza predominante per sé e i propri alleati," è uno slang statunitense attestato dal 1876. Machine age, l'epoca caratterizzata dall'uso diffuso di dispositivi meccanici, è documentata dal 1882, anche se esiste questa osservazione:

The idea of remodelling society at public meetings is one of the least reasonable which ever entered the mind of an agitator: and the notion that the relations of the sexes can be re-arranged and finally disposed of by preamble and resolution, is one of the latest, as it should have been the last, vagary of a machine age. ["The Literary World," Nov. 1, 1851]
L'idea di rimodellare la società durante le riunioni pubbliche è una delle meno ragionevoli mai entrate nella testa di un agitatore: e la nozione che le relazioni tra i sessi possano essere riorganizzate e infine risolte tramite preamboli e risoluzioni è una delle più recenti, e dovrebbe essere stata l'ultima, follia di un'epoca meccanica. ["The Literary World," 1 novembre 1851]

Machine for living (in) "casa" traduce il concetto di Le Corbusier espresso in machine à habiter (1923).

Verso la fine del XIV secolo, il termine "made" iniziò a essere usato per descrivere qualcosa di "creato, lavorato, fabbricato, costruito" (riferito a parole, storie, ecc.). Questo deriva dall'inglese medio maked, che a sua volta proviene dall'inglese antico macod, il participio passato di macian, che significa "fare" (vedi make (v.)). A partire dagli anni '70 del Cinquecento, il termine assunse il significato di "prodotto artificialmente, formato indipendentemente dallo sviluppo naturale."

Essere un made man, ovvero "messo al riparo dalla miseria, garantito di ricompense o successi," compare nell'opera "Faust" di Marlowe (1590). L'espressione have it made (1955) è un modo di dire colloquiale tipicamente americano. L'aggettivo made-to-order, che significa "realizzato secondo le specifiche del cliente," appare già nel 1905 in pubblicità, derivando dalla frase verbale. Il dizionario di slang e gergo di Grose (1785) offre una definizione piuttosto secca per questo termine: "MADE. Rubato. Cant."

Inizialmente, made up (aggettivo) significava "consumato, realizzato" (circa 1600), ma questo uso è ormai obsoleto. Il significato di "assemblato da parti provenienti da diverse fonti" si afferma negli anni '70 del Seicento. Quello di "preparato artificialmente per ingannare" risale al 1773. Riferito alla mente, il significato di "stabilito, deciso" emerge nel 1788.

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    Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of machine-made

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