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Significato di moralist

morale; insegnante di morali; persona che giudica il comportamento altrui

Etimologia e Storia di moralist

moralist(n.)

Negli anni 1620, il termine indicava una "persona morale;" negli anni 1630, si riferiva a un "insegnante di morale;" derivato da moral (aggettivo) + -ist.

Voci correlate

Metà del XIV secolo: "associato a o caratterizzato da un comportamento corretto," ma anche "collegato a o riguardante la condotta o i principi morali" (buoni o cattivi). Deriva dal francese antico moral (XIV secolo) e dal latino moralis, che significa "comportamento appropriato di una persona nella società," letteralmente "relativo alle buone maniere." Questo termine fu coniato da Cicerone ("De Fato," II.i) per tradurre il greco ethikos (vedi ethics), a sua volta derivato dal latino mos (genitivo moris), che significa "disposizione di una persona." Al plurale, mores si traduce in "costumi, maniere, morali," e la sua origine è piuttosto incerta. Potrebbe condividere una radice protoindoeuropea con l'inglese mood (n.1).

Verso la fine del XIV secolo, il termine inizia a essere usato per descrivere "le regole di un comportamento corretto" (in contrapposizione a non-moral, amoral) e "ciò che è moralmente buono, in linea con le regole di condotta" (opposto a immoral). Riguardo alle persone, assume il significato di "abituato a conformarsi alle regole morali," attestato negli anni '30 del XVII secolo. Negli anni '80 dello stesso secolo, inizia a essere utilizzato anche in riferimento a diritti e doveri, indicando qualcosa "fondato sulla moralità" (in contrapposizione a legal).

Il termine trova applicazione in contesti indiretti come in moral support (1823) e moral victory (1888), dove il significato si sposta verso "ciò che riguarda o influisce sul carattere o sulla condotta" (distinguendosi dalla natura intellettuale o fisica). Questa accezione è attestata fin dagli anni '90 del XVI secolo; in questo senso, è paragonabile a morale. Correlato: Morally.

"inculcating morality," 1845; da moralist + -ic. Correlato: Moralistically.

Il -iste è un elemento che forma parole e significa "colui che fa o compie qualcosa". Viene anche usato per indicare l'adesione a una certa dottrina o usanza. Proviene dal francese -iste e dal latino -ista (che ha dato origine anche allo spagnolo, portoghese e italiano -ista). Risale al greco, dove si trovava la desinenza per i nomi agenti -istes, derivata da -is-, la parte finale dei verbi in -izein, unita al suffisso agenziale -tes.

Una variante è -ister (come in chorister, barrister), che proviene dall'antico francese -istre, creato per analogia errata con ministre. Un'altra variante, -ista, arriva dallo spagnolo ed è stata popolarizzata nell'inglese americano degli anni '70 grazie ai nomi dei movimenti rivoluzionari latino-americani.

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