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Significato di morality

moralità; virtù; comportamento etico

Etimologia e Storia di morality

morality(n.)

Verso la fine del XIV secolo, il termine moralite indicava "qualità morali, condotta o pensiero virtuoso." Proveniva dal francese antico moralite (francese moderno moralité), che significava "morale (di una storia); insegnamento morale; morali, carattere morale" e risaliva al XIII secolo. La sua origine è nel latino tardo moralitatem (nominativo moralitas), che si traduceva come "modo, carattere," e derivava dal latino moralis, ossia "relativo alle maniere o alla morale; morale" (per ulteriori dettagli, vedi moral (adj.)). Il significato di "dottrina o sistema di doveri etici" emerse a metà del XV secolo. L'accezione di "bontà, caratteristica dell'essere morale, virtù" è attestata a partire dagli anni '90 del '500.

Where there is no free agency, there can be no morality. Where there is no temptation, there can be little claim to virtue. Where the routine is rigorously proscribed by law, the law, and not the man, must have the credit of the conduct. [William H. Prescott, "History of the Conquest of Peru," 1847]
Dove non c'è libertà di scelta, non può esserci moralità. Dove non c'è tentazione, ci può essere poco da dire sulla virtù. Quando la routine è rigorosamente vietata dalla legge, è la legge, e non l'uomo, a dover essere accreditato per il comportamento. [William H. Prescott, "History of the Conquest of Peru," 1847]

Voci correlate

Metà del XIV secolo: "associato a o caratterizzato da un comportamento corretto," ma anche "collegato a o riguardante la condotta o i principi morali" (buoni o cattivi). Deriva dal francese antico moral (XIV secolo) e dal latino moralis, che significa "comportamento appropriato di una persona nella società," letteralmente "relativo alle buone maniere." Questo termine fu coniato da Cicerone ("De Fato," II.i) per tradurre il greco ethikos (vedi ethics), a sua volta derivato dal latino mos (genitivo moris), che significa "disposizione di una persona." Al plurale, mores si traduce in "costumi, maniere, morali," e la sua origine è piuttosto incerta. Potrebbe condividere una radice protoindoeuropea con l'inglese mood (n.1).

Verso la fine del XIV secolo, il termine inizia a essere usato per descrivere "le regole di un comportamento corretto" (in contrapposizione a non-moral, amoral) e "ciò che è moralmente buono, in linea con le regole di condotta" (opposto a immoral). Riguardo alle persone, assume il significato di "abituato a conformarsi alle regole morali," attestato negli anni '30 del XVII secolo. Negli anni '80 dello stesso secolo, inizia a essere utilizzato anche in riferimento a diritti e doveri, indicando qualcosa "fondato sulla moralità" (in contrapposizione a legal).

Il termine trova applicazione in contesti indiretti come in moral support (1823) e moral victory (1888), dove il significato si sposta verso "ciò che riguarda o influisce sul carattere o sulla condotta" (distinguendosi dalla natura intellettuale o fisica). Questa accezione è attestata fin dagli anni '90 del XVI secolo; in questo senso, è paragonabile a morale. Correlato: Morally.

1560s, derivato dalla forma assimilata di in- (1) "non, opposto di" + morality.

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    Tendenze di " morality "

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    Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of morality

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