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Significato di narcolepsy

condizione caratterizzata da episodi di sonno improvviso; tendenza a addormentarsi in situazioni inappropriate

Etimologia e Storia di narcolepsy

narcolepsy(n.)

"condizione caratterizzata dalla tendenza a cadere in un sonno breve in qualsiasi occasione," 1880, dal francese narcolepsie, coniato nel 1880 dal medico francese Jean-Baptiste-Édouard Gélineau (1859-1928) dalla forma combinata latinizzata del greco narkē "intorpidimento, stupore" (vedi narcotic (n.)) + -lepsie (come in epilepsy), dal greco lepsis "un attacco, una crisi," da leps-, radice futura di lambanein "prendere, afferrare, afferrare" (vedi lemma). Correlati: Narcoleptic; narcolept.

Voci correlate

Negli anni '70 del 1500, il termine deriva dal francese epilepsie (XVI secolo), che a sua volta proviene dal latino tardo epilepsia, e ancora più indietro dal greco epilepsis, che significa "epilessia" e letteralmente "una crisi". Questo termine greco è composto da epilambanein, che significa "afferrare, prendere possesso, attaccare", usato soprattutto per le malattie, ma anche per eventi, eserciti, e simili. La radice epi (significa "sopra", come in epi-) si unisce a lepsis, che significa "crisi" e deriva da leps-, la forma futura di lambanein, che significa "prendere possesso, afferrare" (vedi anche lemma).

In precedenza, si usava il termine epilencie (fine del XIV secolo), che proveniva dal francese epilence, una forma variante influenzata da pestilence. Il nome nativo in inglese era falling sickness (inglese antico fylleseoc), usato per tradurre epilepsia.

Negli anni '60 del 1500, in matematica, il termine deriva dal greco lemma (al plurale lemmata), che significa "qualcosa ricevuta o presa; un argomento; qualcosa dato per scontato." Questa parola proviene dalla radice di lambanein, che significa "prendere," e affonda le sue radici nell'antica lingua indoeuropea con la radice *(s)lagw-, che significa "afferrare, prendere." Questa stessa radice ha dato origine a parole in diverse lingue, come il sanscrito labhate e rabhate, che significano "afferra;" l'antico inglese læccan, che significa "afferrare, afferrare;" il greco lazomai, che significa "prendo, afferro;" l'antico slavo ecclesiastico leca, che significa "catturare, intrappolare;" e il lituano lobis, che significa "possesso, ricchezze." Un termine correlato è Lemmatical.

Verso la fine del XIV secolo, narcotik, "sostanza che induce direttamente il sonno o riduce la sensibilità e intorpidisce i sensi," deriva dal francese antico narcotique (inizio del XIV secolo), usato come sostantivo a partire dall'aggettivo, e direttamente dal latino medievale narcoticum, a sua volta dal greco narkōtikon, forma neutra di narkōtikos "che rende rigido o insensibile," da narkōtos, aggettivo verbale di narkoun "intorpidire, rendere incosciente," da narkē "intorpidimento, morte, stupore, crampo" (usato anche per indicare "la razza elettrica").

Questo termine è stato collegato a una radice del Proto-Indoeuropeo *(s)nerq- "girare, torcere," con cognati nelle lingue germaniche (norreno antico snara "girare, oscillare, avvolgere;" vedi snare (n.1)), ma Beekes lo considera "semanticamente poco convincente," e scrive: "La struttura di questa parola sembra non indoeuropea. Pertanto, dovremmo piuttosto assumere una parola pre-greca *nark-." Il significato di "qualsiasi droga illegale" è stato registrato per la prima volta nel 1926, nell'inglese americano. Correlato: Narcotics.

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