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Significato di outgoing

socievole; amichevole; estroverso

Etimologia e Storia di outgoing

outgoing(adj.)

Negli anni 1630, il termine significava "quello che esce," derivato da out (avverbio) + going. Il significato di "sociabile, amichevole" è attestato dal 1950, sulla stessa linea di quanto espresso in extrovert (letteralmente, chi è "rivolto verso l'esterno"). Nel Medio Inglese esisteva un sostantivo outgoing che indicava "una partenza," risalente alla metà del XIV secolo, derivato dal verbo outgo che significava "andare via." Anche nell'Antico Inglese si trovava utgangende, che significava "in uscita" (in senso letterale). Correlato: Outgoingness.

Voci correlate

Il termine "persona estroversa, apertamente espressiva," risale al 1916 e si scrive extravert (con -o- dopo il 1918, influenzato da introvert). Deriva dal tedesco Extravert, composto da extra, che significa "fuori" (vedi extra-), e dal latino vertere, che significa "girare" (proveniente dalla radice proto-indoeuropea *wer- (2), che significa "girare, piegare"). Questo termine è stato usato (insieme a introvert) in inglese da medici e scienziati in vari sensi letterali fin dal 1600, ma è stato reso popolare nel senso psicologico all'inizio del XX secolo da Carl Jung. Correlato: Extroverted.

"a moving" in qualsiasi modo, circa 1300, sostantivo verbale derivato da go (verbo). Il sostantivo verbale in antico inglese era gang, che significava "un andare, un viaggio; un passaggio, un corso" (vedi gang (n.)). Il significato di "condizione di una strada o di un percorso per viaggiare" risale al 1848, inglese americano; da qui l'espressione andare while the going is good (1907). Going to, che significa "essere sul punto di", appare alla fine del XV secolo. Goings-on, che indica "(eventi) discutibili", è attestato dal 1775.

Il termine esprime movimento o direzione da un punto centrale o dall'interno, oltre a indicare la rimozione da un luogo o posizione appropriati. Deriva dall'inglese antico ut, che significa "fuori, senza, all'esterno," e ha radici nel proto-germanico *ūt- (presente anche in antico norreno, antico frisone, antico sassone, gotico ut, medio olandese uut, olandese uit, antico alto tedesco uz, tedesco aus). Risale alla radice indoeuropea *uidh-, che significa "su, fuori, in alto" e ha dato origine a termini in diverse lingue, come il sanscrito ut ("su, fuori"), uttarah ("più in alto, superiore, più tardi, settentrionale"), l'avestano uz- ("su, fuori"), l'antico irlandese ud- ("fuori"), il latino usque ("fino a, continuamente, senza interruzione"), il greco hysteros ("l'ultimo") e il russo vy- ("fuori").

Il significato di "fino alla fine, completamente, fino alla conclusione" si afferma intorno al 1300. L'accezione di "non più ardente o acceso; nell'oscurità" risale circa al 1400. Riguardo a posizione o situazione, indica "al di fuori di, non all'interno" già all'inizio del XV secolo. L'uso per "portare all'attenzione pubblica" appare negli anni '40 del 1500, mentre quello per "lontano dalla propria residenza" si sviluppa intorno al 1600. Il significato politico di "non in carica, rimosso o espulso da una posizione" emerge anch'esso intorno al 1600. L'espressione "diventare visibile, apparire" (riferita a stelle, ecc.) si diffonde negli anni '10 del 1600. Nel contesto delle comunicazioni radiofoniche, indica che il relatore ha terminato di parlare ed è attestata dal 1950.

Come preposizione, assume il significato di "fuori da; da, lontano da; all'esterno di, oltre; eccetto; privo di, mancante" a partire dalla metà del XIII secolo, derivando dall'avverbio.

Il significato di "da relazioni armoniose a conflitti" (come in fall out) si sviluppa negli anni '20 del 1500. Quello di "fuori dal proprio stato mentale normale" (come in put out) emerge negli anni '80 del 1500; l'espressione out to lunch, che significa "insano di mente," è uno slang studentesco degli anni '50. La frase aggettivale out-of-the-way, che indica "remoto, isolato," è attestata dalla fine del XV secolo. Out-of-towner, che significa "chi non proviene da un certo luogo," appare nel 1911. L'espressione Out of this world, che indica "eccellente," risale al 1938; out of sight, anch'essa per "eccellente, superiore," è documentata dal 1891. L'espressione (verb) it out, che significa "portare a termine," emerge negli anni '80 del 1500. L'espressione from here on out, che significa "d'ora in poi," è attestata dal 1942. Out upon, usata per esprimere orrore o rimprovero, risale all'inizio del XV secolo.

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    Tendenze di " outgoing "

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    Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of outgoing

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