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Significato di out

fuori; all'esterno; esaurito

Etimologia e Storia di out

out(adv.)

Il termine esprime movimento o direzione da un punto centrale o dall'interno, oltre a indicare la rimozione da un luogo o posizione appropriati. Deriva dall'inglese antico ut, che significa "fuori, senza, all'esterno," e ha radici nel proto-germanico *ūt- (presente anche in antico norreno, antico frisone, antico sassone, gotico ut, medio olandese uut, olandese uit, antico alto tedesco uz, tedesco aus). Risale alla radice indoeuropea *uidh-, che significa "su, fuori, in alto" e ha dato origine a termini in diverse lingue, come il sanscrito ut ("su, fuori"), uttarah ("più in alto, superiore, più tardi, settentrionale"), l'avestano uz- ("su, fuori"), l'antico irlandese ud- ("fuori"), il latino usque ("fino a, continuamente, senza interruzione"), il greco hysteros ("l'ultimo") e il russo vy- ("fuori").

Il significato di "fino alla fine, completamente, fino alla conclusione" si afferma intorno al 1300. L'accezione di "non più ardente o acceso; nell'oscurità" risale circa al 1400. Riguardo a posizione o situazione, indica "al di fuori di, non all'interno" già all'inizio del XV secolo. L'uso per "portare all'attenzione pubblica" appare negli anni '40 del 1500, mentre quello per "lontano dalla propria residenza" si sviluppa intorno al 1600. Il significato politico di "non in carica, rimosso o espulso da una posizione" emerge anch'esso intorno al 1600. L'espressione "diventare visibile, apparire" (riferita a stelle, ecc.) si diffonde negli anni '10 del 1600. Nel contesto delle comunicazioni radiofoniche, indica che il relatore ha terminato di parlare ed è attestata dal 1950.

Come preposizione, assume il significato di "fuori da; da, lontano da; all'esterno di, oltre; eccetto; privo di, mancante" a partire dalla metà del XIII secolo, derivando dall'avverbio.

Il significato di "da relazioni armoniose a conflitti" (come in fall out) si sviluppa negli anni '20 del 1500. Quello di "fuori dal proprio stato mentale normale" (come in put out) emerge negli anni '80 del 1500; l'espressione out to lunch, che significa "insano di mente," è uno slang studentesco degli anni '50. La frase aggettivale out-of-the-way, che indica "remoto, isolato," è attestata dalla fine del XV secolo. Out-of-towner, che significa "chi non proviene da un certo luogo," appare nel 1911. L'espressione Out of this world, che indica "eccellente," risale al 1938; out of sight, anch'essa per "eccellente, superiore," è documentata dal 1891. L'espressione (verb) it out, che significa "portare a termine," emerge negli anni '80 del 1500. L'espressione from here on out, che significa "d'ora in poi," è attestata dal 1942. Out upon, usata per esprimere orrore o rimprovero, risale all'inizio del XV secolo.

out(v.)

Il termine inglese antico utian, che significa "espellere, mettere fuori," deriva dalla radice di out (avverbio). Nel corso degli anni, ha assunto diversi significati specifici; quello di "rendere pubblico, rivelare, far conoscere" è attestato già nella metà del XIV secolo.

Eufrosyne preyde Þat god schulde not outen hire to nowiht. ["Legendary of St. Euphrosyne," c. 1350]
Eufrosina pregava che Dio non la outen per nulla. ["Leggenda di Santa Eufrosina," circa 1350]

Il significato di "esporre come omosessuale non dichiarato" appare per la prima volta nel 1990 (come aggettivo che indica "che dichiara apertamente la propria omosessualità," risale agli anni '70; vedi closet). L'espressione come out, che significa "dichiararsi pubblicamente omosessuale," è del 1968 e probabilmente è un'abbreviazione di come out of the closet. Termini correlati: Outed; outing. Confronta outen.

out(n.)

Verso la fine del XV secolo, il termine significava "uscita" e derivava da out (aggettivo). Negli anni '20 del Seicento, si usava per indicare "un essere fuori" (da qualcosa), prendendo spunto da out (avverbio). A partire dal 1764, in ambito politico, si riferiva al "partito che è fuori dal governo." Nel 1860, nel contesto del baseball, indicava "l'azione di mettere un giocatore avversario fuori dal gioco attivo." Infine, dal 1919, assunse il significato di "mezzo di fuga; alibi."

out(adj.)

Verso la fine dell'inglese antico, il termine significava "esterno," derivando da out (avverbio). A partire dalla metà del XIII secolo, veniva usato per descrivere qualcosa che si trova all'esterno, quindi "esterno" o "superficiale." Riferito a una luce o a una candela, indicava "spenta, non più accesa," attorno al 1300. Il significato di "non più segreto" si sviluppò nel 1713. In ambito sportivo, il termine è entrato nel linguaggio del baseball nel 1860, ma era già presente nel cricket dal 1746. L'accezione di "incosciente" è attestata dal 1898, inizialmente nel pugilato, dove indicava un avversario "sconfitto" (o "out") per non essere riuscito a rialzarsi entro il conteggio di dieci. L'espressione out on one's feet è documentata dal 1952. Dal 1966, infine, è usata per descrivere qualcosa di "fuori moda, non elegante, popolare o attuale."

Voci correlate

Verso la fine del XIV secolo, il termine indicava "una piccola stanza privata per studio o preghiera." Derivava dal francese antico closet, che significava "piccola enclosure, stanza privata," un diminutivo di clos, che a sua volta proveniva dal latino clausum, ossia "spazio chiuso, enclosure, confinamento." Questo termine latino era il participio passato neutro di claudere, che significa "chiudere" (puoi fare riferimento a close (v.) per ulteriori dettagli).

Nella Bibbia, in Matteo 6:6, il termine traduce il latino cubiculum, che significa "camera da letto," e il greco tamieion, che si traduce come "camera, camera interna, stanza segreta." Il significato moderno di "piccola stanza laterale per riporre oggetti" appare per la prima volta negli anni 1610.

L'aggettivo è emerso negli anni 1680, con il significato di "privato, svolto in isolamento." Dal 1782, ha acquisito la connotazione di "adatto solo per la solitudine intellettuale, non per le esigenze della vita pratica." Il significato di "segreto, non pubblico, sconosciuto" è documentato a partire dal 1952, inizialmente in riferimento all'alcolismo, ma negli anni 1970 è stato principalmente associato all'omosessualità. L'espressione come out of the closet, che significa "ammettere qualcosa apertamente," è stata registrata per la prima volta nel 1963, conferendo una nuova dimensione al termine out.

"spegnere, estinguere," in particolare in outen the light, 1916, dialettale dell'inglese americano; vedi out (avv.) + -en (1). È un'espressione tipica del tedesco della Pennsylvania. In inglese, out (v.) "mettere fuori" è attestato già dal 1500 circa.

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Tendenze di " out "

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Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of out

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