All'inizio del XIII secolo, il termine significava "relativo alla testa" e proveniva dal francese antico capital, a sua volta derivato dal latino capitalis, che significa "della testa". Da qui il significato di "capitale, principale, primo", legato a caput (genitivo capitis), che significa "testa". Questa radice affonda le sue origini nel proto-indoeuropeo con *kaput-, anch'essa con il significato di "testa". Nel corso del XV secolo, in inglese, il termine ha assunto il significato di "principale, dominante, primo per importanza". L'uso moderno e informale per indicare qualcosa di "eccellente, di prima classe" risale al 1754 (come esclamazione di approvazione; il primo esempio fornito dall'Oxford English Dictionary è del 1875). Potrebbe derivare da un uso precedente in riferimento a navi, descritte come "di prima classe, abbastanza potenti da essere in linea di battaglia", attestato a partire dagli anni '50 del Seicento, ma caduto in disuso dopo il 1918. Un termine correlato è Capitally.
Una capital letter, ovvero una "lettera maiuscola", è così chiamata perché si trova all'inizio di una frase o di una parola (fine del XIV secolo). Capital gain è attestato dal 1921, mentre Capital goods risale al 1899.
Un crimine o un reato definito capital (anni '20 del XVI secolo) è quello che prevede la pena di morte, quindi che colpisce la vita o la "testa" dell'individuo. Il termine capital aveva già assunto in inglese, a partire dalla fine del XIV secolo, un significato di "mortale, letale", simile a quello latino. Anche nell'antico inglese esisteva un legame tra "testa" e "vita, mortalità". Ad esempio, heafodgilt significava "peccato mortale, reato capitale", mentre heafdes þolian si traduce come "perdere la vita". La locuzione Capital punishment è documentata in Blackstone (1765) e nel latino classico come capitis poena.