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Etimologia e Storia di self-hate

self-hate(n.)

"odio o danno di se stessi," originariamente in contrasto con self-love, dal 1747. Da self + hate.

Voci correlate

In antico inglese, hatian significava "guardare con estrema malizia, avere una forte avversione, trattare come un nemico." Questo verbo deriva dal proto-germanico *haton, che ha dato origine anche all'antico sassone haton, all'antico norreno hata, al tedesco hassen e al gotico hatan, tutti con il significato di "odiare." La radice indoeuropea è *kad-, che esprime concetti di "tristezza, odio." Questa stessa radice ha prodotto parole come l'avestano sadra- ("tristezza, calamità"), il greco kēdos ("cura, dolore, lutto, riti funebri") e il gallese cas ("dolore, rabbia"). Tra i termini correlati troviamo Hated e hating. Anche il francese haine (sostantivo) e haïr (verbo) derivano da radici germaniche.

In antico inglese, self, sylf (nel dialetto del West Saxon), seolf (nel dialetto anglosassone) significava "la propria persona, -self; proprio, personale; stesso, identico." Queste forme derivano dal proto-germanico *selbaz, che è all'origine anche delle parole in antico norreno sjalfr, in antico frisone self, in olandese zelf, in antico alto tedesco selb, in tedesco moderno selb, selbst, e in gotico silba. Questo proto-germanico *selbaz significava "sé stesso," ed era composto dal proto-indoeuropeo *sel-bho-, una forma suffissata della radice *s(w)e-. Quest'ultima era un pronome di terza persona e riflessivo, usato per riferirsi al soggetto della frase, ma anche in forme che indicavano il gruppo sociale del parlante, come in "(noi) stessi" (vedi idiom).

Il suo impiego come secondo elemento nei pronomi riflessivi composti (come herself, "lei stessa," ecc.) risale all'antico inglese, dove self era inizialmente usato in modo indipendente e flesso, seguendo i pronomi personali. Esempi di questo uso si trovano in frasi come ic selfa ("io stesso") e min selfes ("di me stesso"). Con il tempo, si è verificata una fusione dei casi accusativo, dativo e genitivo.

Come sostantivo, self è attestato a partire dal 1200 circa, con il significato di "la persona o cosa precedentemente specificata." All'inizio del XIV secolo, ha acquisito anche il senso di "una persona in relazione a se stessa." Il poeta G.M. Hopkins ha usato selve come verbo, intendendo "diventare o far diventare un sé unico" (1880), ma sembra che questo uso sia rimasto limitato alla poesia.

"l'istinto o la virtù che guida le azioni di una persona verso il miglioramento del proprio benessere," anni 1560; vedi self- + love (sostantivo). Nei primi usi, in particolare "amore per se stessi, specialmente verso se stessi."

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    Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of self-hate

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