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Significato di shantytown

baraccopoli; quartiere di baracche

Etimologia e Storia di shantytown

shantytown(n.)

Il termine shanty town, che significa "comunità o insediamento di abitazioni povere o rudimentali," è stato coniato nel 1836 nell'inglese americano, derivando da shanty (sostantivo) e town.

A few miles from Williamsburg [Pennsylvania], there was a canal opening, and a little village of huts called Shantytown inhabited by the Irishmen who work on the canal. [William O'Bryan, "A Narrative of Travels in the United States of America," London, 1836. A footnote to the sentence reads, "A Shanty is a temporary dwelling, made of coarse boards just so as to shelter them from wind and rain."]
A pochi chilometri da Williamsburg [Pennsylvania], c'era un'apertura del canale e un piccolo villaggio di capanne chiamato Shantytown, abitato dagli irlandesi che lavorano al canale. [William O'Bryan, "A Narrative of Travels in the United States of America," Londra, 1836. Una nota a piè di pagina spiega: "Uno Shanty è un'abitazione temporanea, fatta di tavole grezze giusto per ripararli dal vento e dalla pioggia."]

Spesso, come in questo caso, il termine si riferisce a un luogo specifico. Diverse delle prime menzioni riguardano un villaggio Menominee nel Wisconsin.

Voci correlate

"capanna rudimentale, baracca, abitazione modesta," 1820, si dice derivi dal francese canadese chantier "quartier generale dei boscaioli," in francese "cantiere di legname, molo," dall'antico francese chantier "gru," dal latino cantherius "trave, struttura" (vedi gantry). Shanty Irish in riferimento alla classe sociale irlandese negli Stati Uniti, risale al 1928 (titolo di un libro di Jim Tully).

Il termine medio inglese toun, che significa "luogo abitato con un certo grado di governo locale," deriva dall'antico inglese tun, che si traduceva come "recinto, giardino, campo, cortile; fattoria, maniero; abitazione, casa padronale, villa." In seguito, il significato si è evoluto verso "gruppo di case, villaggio, fattoria." Questa parola ha radici nel proto-germanico *tunaz e *tunan, che indicavano un "luogo fortificato." Termini simili si trovano anche in antico sassone, antico norreno e antico frisone, dove tun significava "recinzione, siepe," in medio olandese tuun significava "recinzione," in olandese moderno tuin significa "giardino," e in alto tedesco antico zun e in tedesco moderno Zaun si traduce come "recinzione, siepe."

Questo termine è stato probabilmente preso in prestito dai Celti, derivando da *dunon, che significava "collina, fortezza collinare." Lo stesso concetto si ritrova in antico irlandese con dun, in gallese con din (entrambi significano "fortezza, luogo fortificato, accampamento") e in gallo-latino con -dunum nei nomi di luogo. Si ricostruisce che provenga dalla radice proto-indoeuropea *dhu-no-, che indicava un "luogo chiuso, fortificato, fortezza collinare," derivante dalla radice *dheue-, che significava "chiudere, terminare, completare" (vedi down (n.2)).

Il significato di "insieme di case più grande di un villaggio" (metà del XII secolo) è emerso dopo la conquista normanna, quando il termine è stato usato per tradurre il francese ville. Nella medievale Inghilterra, il termine tendeva a riferirsi a "un gran numero di case associate a un mercato." Negli Stati Uniti, è spesso utilizzato nel senso di "municipio" o "comune."

Oggi, la parola ha assunto un significato più generico, applicabile sia a città di grandi dimensioni che a luoghi intermedi tra una città e un villaggio. Questo uso è piuttosto raro; l'unico parallelo potrebbe essere il latino oppidium, che occasionalmente veniva usato anche per Roma o Atene, che erano più propriamente definite urbs.

Dal medio inglese, il termine ha acquisito una connotazione più sofisticata. Il gioco di town ball, una delle prime versioni del baseball, è documentato con questo nome a partire dal 1852. Un town car (1907) era originariamente un'automobile con un abitacolo passeggeri chiuso e un sedile del conducente aperto.

Essere in town o out of town risale al XIV secolo. L'espressione On the town (o upon the town), che significa "vivere la vita alta, essere nel giro alla moda," è attestata dal 1712. Man about town, che indica "una persona frequentemente vista a eventi pubblici e privati," è documentato dal 1734. L'espressione colloquiale go to town, che significa "fare qualcosa con energia," è registrata nel 1933.

Town-crier è attestato intorno al 1600; town-talk, che indica "le chiacchiere comuni di una città, un argomento di pettegolezzo," è documentato negli anni '50 del 1600; town clock risale al 1466 (riferito a Dublino).

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