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Significato di short circuit

circuito corto; cortocircuito

Etimologia e Storia di short circuit

short circuit(n.)

anche short-circuit, 1854, in elettricità, "un bypass che collega due parti di una corrente elettrica per farne passare una maggiore quantità," da short (agg.) + circuit (sost.). Come verbo, "introdurre un bypass a bassa resistenza in una corrente elettrica," dal 1867; senso intransitivo dal 1902; nel senso figurato dal 1899. Correlati: Short-circuited; short-circuiting.

Voci correlate

Verso la fine del XIV secolo, il termine indicava "una circonferenza; una periferia, una linea che circonda un'area, sia essa circolare o meno; un percorso circolare o tortuoso." Deriva dal francese antico circuit (XIV secolo), che significava "un circuito; un viaggio attorno a qualcosa," e risale al latino circuitus, che significa "un andare attorno." Questo a sua volta proviene dal tema di circuire o circumire, che significa "girare attorno," composto da circum (che significa "attorno," vedi circum-) e ire (che significa "andare," derivato dalla radice proto-indoeuropea *ei-, anch'essa con il significato di "andare").

Intorno al 1400, il termine cominciò a essere usato per indicare "uno spazio racchiuso entro certi limiti." Da qui, nel corso del tempo, si è evoluto per descrivere un "distretto in cui si svolgono attività che richiedono viaggi periodici" (anni '70 del 1500), in particolare per quanto riguarda le assegnazioni giudiziarie che comportano il trasferimento di un giudice da un luogo all'altro. A partire dal 1834, è stato anche utilizzato per riferirsi ai percorsi seguiti da artisti itineranti. Da questa accezione deriva anche il termine circuit-rider, che indica un "ministro metodista che percorre un circuito, predicando in diverse località" (già nel 1834). L'espressione ride circuit, che significa "seguire un percorso tortuoso," risale agli anni '50 del 1600.

Nel campo dell'elettricità, il significato "disposizione che consente il passaggio di una corrente tra due poli" è attestato dal 1746. Il termine circuit-breaker, che indica un "dispositivo per l'apertura automatica di un circuito elettrico," compare nel 1874. Un termine correlato è Circuital.

In medio inglese short, derivato dall'inglese antico sceort, scort, che significa "di breve lunghezza; non alto; di breve durata." Probabilmente proviene dal proto-germanico *skurta-, che è anche all'origine dell'antico norreno skorta ("essere in difetto di qualcosa"), skort ("carenza di qualcosa"), e dell'antico alto tedesco scurz ("corto"). Questa radice si ricollega al proto-indoeuropeo *sker- (1), che significa "tagliare," evocando l'idea di "qualcosa che è stato tagliato."

Un confronto interessante si può fare con il sanscrito krdhuh ("accorciato, storpiato, piccolo"), il latino curtus ("corto"), cordus ("nato tardi," originariamente "sviluppato in modo stentato"), l'antico slavo ecclesiastico kratuku e il russo korotkij ("corto"), il lituano skursti ("essere stentato"), skardus ("ripido"), e l'antico irlandese cert ("piccolo"), fino al medio irlandese corr ("stentato, nano"). Tutti questi termini sembrano derivare dalla stessa radice.

Il termine inizia a comparire in riferimento ai ricordi a partire dalla metà del quattordicesimo secolo. Il significato di "non raggiungere uno standard o una quantità richiesta" emerge verso la fine del quattordicesimo secolo. Quello di "non essere abbastanza lontano da colpire il bersaglio" si sviluppa negli anni '40 del Cinquecento, in particolare nel contesto del tiro con l'arco. L'interpretazione di "quantità insufficiente" risale agli anni '90 del Seicento. L'accezione di "scortese, brusco, secco" è attestata dalla fine del quattordicesimo secolo, mentre "facilmente provocabile" appare negli anni '90 del Cinquecento, forse suggerendo l'idea di "non tollerare a lungo."

In riferimento a vocali o sillabe, il termine indica "non prolungato nell'emissione" e risale alla tarda epoca dell'inglese antico. Riguardo alle bevande alcoliche, viene usato colloquialmente per descrivere un drink "non miscelato con acqua, non diluito," a partire dal 1839, probabilmente perché servito in piccole quantità.

Short rib ("costola asernale, una delle costole inferiori") è attestato intorno al 1400, e si riferisce a costole generalmente più corte rispetto a quelle superiori. L'espressione Short fuse nel senso figurato di "carattere irascibile" compare nel 1951. Short run, che indica un "periodo di tempo relativamente breve," è documentato dal 1879. L'espressione Short story, usata per designare un "racconto di narrativa breve, più breve di un romanzo," risale al 1877. L'azione di make short work ("sbarazzarsi di qualcosa rapidamente") è attestata dagli anni '70 del Cinquecento. La frase short and sweet compare negli anni '30 del Cinquecento. Essere short by the knees (1733) significava trovarsi in ginocchio, mentre short by the head (anni '40 del Cinquecento) indicava una persona decapitata.

Negli anni '80 del 1500, the short significava "il risultato, il totale," derivando da short (aggettivo). Il significato di "corto circuito elettrico" risale al 1906 (vedi short circuit). L'accezione di "abbreviazione di un nome o frase" appare nel 1845 (in for short). Il senso generale di "ciò che è carente in numero, qualità, ecc." si sviluppa nel 1868.

Nel 1823 viene usato per indicare "un drink breve." Il significato gergale di "auto" è attestato dal 1897; inizialmente si riferiva a "tram," così chiamati perché i viaggi in tram (o le corse effettuate su di essi) erano "più brevi" rispetto ai vagoni ferroviari. Nel 1929 viene utilizzato per indicare "un cortometraggio."

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    Tendenze di " short circuit "

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    Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of short circuit

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