All'inizio del 1400, il termine indicava "fornitura per un uso futuro; ricchezza collettiva." A metà del 1400, assunse il significato di "somma di denaro messa da parte per uno scopo specifico." Queste evoluzioni nella lingua medio-inglese derivano da stock (n.1), ma il legame finale con il significato attuale è incerto. Potrebbe riferirsi all'idea di un "tronco" da cui si sviluppano i guadagni, oppure provenire da stock (n.1) nel suo significato obsoleto di "scatola di denaro" (circa 1400). È probabile che qui siano rappresentate diverse linee di sviluppo.
Il significato di "capitale sottoscritto di una società" risale agli anni 1610. L'espressione figurativa take stock in, che significa "riporre fiducia in, considerare importante," appare nel 1870, legata all'idea di investimento.
In stock, ovvero "in possesso di un commerciante," è attestato dagli anni 1610. Il significato di "brodo ottenuto facendo bollire carne" risale al 1764. Nel 1873, il termine viene usato per indicare "materia prima da cui si ricava qualcosa," in particolare riferito alla carta.
In ambito teatrale, il termine si riferisce a una compagnia che recita regolarmente insieme in un determinato teatro, esibendo tipi ricorrenti o mettendo in scena un repertorio fisso di opere. Questa accezione è documentata dal 1708, legata all'idea di qualcosa di abitualmente prodotto o utilizzato.
Taking stock, che significa "fare un inventario," è attestato dal 1736. Il stock in trade, nel senso letterale, indicava "merci tenute a disposizione da un commerciante o da un negoziante" (anni 1760), con uso figurato già nel 1784.
Come termine collettivo per indicare il patrimonio mobile di una fattoria, in particolare cavalli, bovini, pecore e altri animali utili, è registrato dagli anni 1510; da qui derivano livestock e stockyard. "L'applicazione agli animali da allevamento è principalmente un uso specifico del senso 'riserva', ma l'idea di 'razza' o 'specie' ... ha contribuito al suo sviluppo" [OED].