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Significato di subjection

sottomissione; servitù; stato di inferiorità

Etimologia e Storia di subjection

subjection(n.)

Verso la fine del XIV secolo, il termine subjeccioun si riferiva a "obbedienza, sottomissione; servitù, schiavitù, stato di essere sotto il dominio di un altro; atto di soggiogare o sottomettere." Proveniva dall'anglo-francese subjectioun e dall'antico francese subjection, che significava "sottomissione; soggiogamento; condizione inferiore; cattività" (XII secolo, francese moderno sujétion). Le radici di questo termine affondano nel latino subjectionem (nominativo subjectio), che indicava "un mettere sotto," un sostantivo d'azione derivato dalla radice del participio passato di subicere (vedi subject (n.)).

Voci correlate

inizio del 14° secolo, subget, "persona sotto il controllo o il dominio di un'altra," soprattutto una che deve fedeltà a un governo o a un sovrano; dall'antico francese sogit, suget, subget "una persona o cosa soggetta" (12° secolo, francese moderno sujet), dall'uso sostantivato del latino subiectus "sdraiato sotto, sotto, vicino, in prossimità di," figurativamente "soggetto, sottomesso," participio passato di subicere, subiicere "mettere sotto, gettare sotto, legare sotto; rendere soggetto, subordinato," da sub "sotto" (dalla radice PIE *upo "sotto") + forma combinante di iacere "gettare" (dalla radice PIE *ye- "gettare, spingere").

Nel 14° secolo, sugges, sogetis, subgit, sugette; la forma fu re-latinizzata in inglese nel 16° secolo. Il significato generale "persona o cosa considerata come destinataria dell'azione, quella che può essere agita" è attestato dagli anni 1590.

Il senso grammaticale "nominativo di un verbo" è registrato dagli anni 1630, dal latino subjectum "soggetto grammaticale," uso sostantivato del neutro del participio passato latino.

Allo stesso modo, alcuni usi ristretti in logica e filosofia sono stati presi in prestito direttamente dal latino subjectum come "fondamento o soggetto di una proposizione," una traduzione diretta del to hypokeimenon di Aristotele. In logica, "ciò di cui si fa un giudizio, quel termine di una proposizione di cui l'altro è affermato o negato" (anni 1550).

Il significato "oggetto di un'arte o di una scienza" è attestato dagli anni 1540, probabilmente abbreviazione per subject matter (fine del 14° secolo), che deriva dal latino medievale subjecta materia, una traduzione dal greco hypokeimene hylē (Aristotele), letteralmente "ciò che giace sotto."

Negli anni 1580 come "tema di una composizione letteraria." Nel 1833 come "persona presente per trattamento medico o chirurgico."

[S]trictly in rhetoric, and more often in general use, subject is the broad word for anything written or spoken about, while theme is the word for the exact and generally narrower statement of the subject. A topic is a still narrower subject; there may be several interesting topics suggested under a single subject. [Century Dictionary]
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    Tendenze di " subjection "

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