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Significato di tomb

tomba; sepolcro; monumento funerario

Etimologia e Storia di tomb

tomb(n.)

Intorno al 1200, tombe, tumbe; all'inizio del XIV secolo tomb. Il termine indica una "struttura per la sepoltura di un corpo, un'escavazione destinata a ricevere il cadavere di un essere umano". Proviene dall'anglo-francese tumbe e dall'antico francese tombe, che significano "tomba, monumento, lapide" (XII secolo). La radice latina è tumba (dal latino tardo tumba, che è anche l'origine dell'italiano tomba e dello spagnolo tumba), a sua volta derivata dal greco tymbos, che significa "mound, burial mound" (mound sepolcrale), e in generale "tomba, sepolcro".

Watkins suggerisce che potrebbe derivare dalla radice proto-indoeuropea *teue-, che significa "gonfiarsi", ma Beekes sostiene che sia probabilmente una parola pre-greca (non indoeuropea). Secondo Beekes, il latino tumulus (che significa "collina di terra") e l'armeno t'umb (che indica "discarica, muro di terra") potrebbero contenere la stessa parola pre-greca o mediterranea. Inoltre, suggerisce possibili collegamenti con il medio irlandese tomm ("collina piccola") e il medio gallese tom ("letame, tumulo").

La grafia tomb "non ha mai rappresentato esattamente la pronuncia" [OED, 1989]. La -b finale ha iniziato a essere muta intorno al periodo in cui si è verificato il cambiamento ortografico (si veda lamb, dumb). Il francese moderno tombeau deriva dal diminutivo del latino volgare *tumbellus. Già negli anni '50 del '500 il termine assume un significato figurato legato alla morte o alla fine della vita terrena. The Tombs, usato come gergo per indicare "prigione di New York City", è attestato dal 1840. L'aggettivo tombic risale al 1874.

Voci correlate

In inglese antico, dumb si riferiva a persone "mute, silenziose, che si astengono dal parlare o non sono in grado di farlo." Deriva dal proto-germanico *dumbaz, che significa "stupido, ottuso," e potrebbe avere radici nella lingua proto-indoeuropea *dheubh-, che esprimeva concetti come "confusione, sbalordimento, vertigini." Questa radice *dheu- (1) si collegava a immagini di "polvere, nebbia, vapore, fumo," e suggeriva anche una percezione o intelligenza difettosa. La -b finale è probabilmente rimasta muta sin dal XIII secolo. Parole correlate includono Dumbly, dumber e dumbest. Per gli animali, il termine indicava "privo di parola," e quindi "senza intelletto" (circa 1200).

Il cambiamento di significato verso "stupido" potrebbe essere avvenuto attraverso l'idea di "non rispondere per ignoranza o incomprensione." Nelle lingue germaniche antiche, come l'inglese antico, l'antico sassone (dumb), il gotico (dumbs) e l'antico norreno (dumbr), il termine si usava solo per "mute, incapaci di parlare." In alto tedesco antico (thumb), invece, aveva anche il significato di "stupido," e nel tedesco moderno quest'ultimo è diventato l'unico senso prevalente, mentre "mute" si esprime con stumm.

In inglese, l'accezione "stupido, ignorante" era sporadica nel medio inglese, ma l'uso moderno in questo senso (dal 1823) sembra derivare dall'influenza del tedesco dumm, in particolare dal tedesco della Pennsylvania.

dumb-cake ..., n. A cake made in silence on St Mark's Eve, with numerous ceremonies, by maids, to discover their future husbands. [Century Dictionary]
dumb-cake ..., n. Un dolce preparato in silenzio la vigilia di San Marco, con numerosi rituali, dalle fanciulle per scoprire i nomi dei loro futuri mariti. [Century Dictionary]

Il termine è stato applicato a dispositivi silenziosi, da cui dumb-waiter. L'espressione Dumb ox per "uomo stupido" appare nel 1756; dumb-bunny per "persona stupida" è uno slang universitario del 1922; dumb blonde per "donna vista come incapace di comprendere qualsiasi cosa complessa" risale al 1936.

In antico inglese si trovano le forme lamb, lomb, mentre in Northumbria si usava lemb. Tutte derivano dal proto-germanico *lambaz, che è anche all'origine delle parole in antico norreno, antico sassone, antico frisone e gotico lamb, in medio olandese e olandese lam, e in medio alto tedesco e tedesco moderno lamp e Lamm (tutte significano "agnello"). Questa radice è comune nelle lingue germaniche, ma non ha cognati certi al di fuori di esse. La -b finale è probabilmente diventata muta già dal XIII secolo.

Il plurale in antico inglese era talvolta lambru. L’agnello è diventato un simbolo di Cristo (Agnello di Dio), rappresentato dall’agnello pasquale, a partire dal tardo antico inglese. È stato usato per descrivere persone gentili o innocenti (soprattutto i giovani membri della Chiesa) fin dal tardo antico inglese; dal XV secolo ha cominciato a indicare anche quelle persone facili da ingannare, come in "fleece" (che significa "fleece" o "imbrogliare"). A volte è stato usato in modo ironico per descrivere caratteri crudeli o rudi, come nel caso dei Kirke's Lambs durante la ribellione di Monmouth, tra il 1684 e il 1686, un’allusione ironica al dispositivo dell’Agnello Pasquale sulla loro bandiera [OED]. Farmer e Henley, nel loro lavoro "Slang and Its Analogues", affermano che il termine era "specificamente applicato ai teppisti di Nottingham, e da lì ai picchiatori nelle elezioni." La forma diminutiva lambie è attestata dal 1718. Il termine Lamb's-wool compare come sostantivo negli anni '50 del '500 e come aggettivo nel 1825 (anche lambswool).

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Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of tomb

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