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Significato di unconcerned

indifferente; non preoccupato; disinteressato

Etimologia e Storia di unconcerned

unconcerned(adj.)

"non ansioso; non interessato o colpito," negli anni '30 del 1600, derivato da un- (1) "non" + participio passato di concern (v.). Correlati: Unconcernedly; unconcernedness.

Voci correlate

All'inizio del XV secolo, il termine si riferiva a persone, nel senso di "percepire, distinguere," e a cose, nel significato di "riferirsi a, riguardare, appartenere a." Proveniva dal francese antico concerner (XV secolo) e direttamente dal latino medievale concernere, che significava "riguardare, toccare, appartenere a." Questo uso figurato risaliva al tardo latino concernere, che indicava "setacciare, mescolare come in un setaccio." Era composto da una forma assimilata del latino com, che significa "con, insieme" (vedi con-), e cernere, che significava "setacciare." Da qui il significato di "percepire, comprendere," legato alla radice indoeuropea *krei-, che significava "setacciare," e quindi "discriminare, distinguere."

Sembra che nel latino medievale il significato del primo elemento sia passato a un uso intensivo. Dalla fine del XV secolo, il termine ha assunto il significato di "influenzare l'interesse di qualcuno, essere importante per." Da qui è derivato il significato successivo di "preoccupare, disturbare, rendere inquieti o ansiosi," emerso nel XVII secolo. L'uso riflessivo, nel senso di "occupare, impegnare" (come in "concernersi"), è attestato dagli anni '30 del Seicento. Correlati: Concerned; concerning.

È stato usato in modo imperativo a partire dal 1803 (si confronti con l'uso simile di confound); spesso è stato reso nei dialetti come consarn (1832), probabilmente un eufemismo per damn (si veda concerned). L'apertura di una lettera to whom it may concern è attestata dal 1740.

Il prefisso di negazione, in antico inglese un-, deriva dal proto-germanico *un- (presente anche nell'antico sassone, antico frisone, antico alto tedesco, tedesco un-, gotico un-, olandese on-), e risale all'indo-europeo *n- (origine di a-, an- in sanscrito "non", a-, an- in greco, an- in antico irlandese, in- in latino), che è la forma combinata della radice *ne- "non".

È il prefisso più prolifico in inglese, usato liberamente e diffusamente nell'antico inglese, dove forma più di 1.000 composti. Contende con il suo omologo derivato dal latino in- (1) il diritto di negare certi termini (indigestable/undigestable, ecc.), e sebbene entrambi possano essere usati insieme per indicare sfumature di significato (unfamous/infamous), di solito non lo sono.

Spesso ha un tono eufemistico (untruth per "una bugia") o enfatico, soprattutto quando suggerisce un'idea di privazione o liberazione: unpeel "sbucciare"; unpick "scassinare (una serratura) con strumenti da ladro"; unloose per "allentare".

Forma anche parole a partire da frasi, come uncalled-for, circa 1600; undreamed-of, anni '30 del 1600. Fuller (1661) usa unbooklearned. Una descrizione di un testamento legale del XV secolo contiene unawaydoable; Ben Jonson scrive un-in-one-breath-utterable. La parola uncome-at-able è attestata negli anni '90 del 1600 in Congreve, ma Samuel Johnson nel XVIII secolo e Fowler nel XX secolo la criticano ("La parola aveva senza dubbio, due o tre secoli fa, un'aria spavalda da 'chi se ne frega dei grammatici'; quella spavalderia è svanita da tempo; non ha scopo che 'inaccessibile' non abbia già...").

Tuttavia, la pratica è continuata; unlawlearned (Bentham, 1810), unlayholdable (1860); unputdownable, riferito a un libro, compare nel 1947; unpindownable, nel 1966. Si può anche confrontare con put-up-able-with (1812). Come prefisso nel telegraphese, per sostituire not e risparmiare il costo di una parola, è attestato dal 1936.

Grazie alla sua versatilità e alla necessità di esprimere negazioni, il numero di parole che possono essere create con un- in inglese è quasi infinito, e il fatto che alcune vengano usate mentre altre rimangano inedite dipende dal capriccio degli autori.

Gli editori di dizionari hanno notato questo fenomeno fin dal XVIII secolo, ma hanno anche ampliato la lista. Il "New and Complete Dictionary of the English Language" di John Ash (1775) presenta molte pagine di voci con un- in un'unica riga; tra una dozzina di voci consecutive ci sono unhaggled, unhaired, unhalooed, unhaltering (aggettivo), unhaltering (sostantivo), che il OED (1989) osserva essere state "ovviamente create per l'occasione" e che compaiono in altri testi solo decenni dopo, se mai. (Ash vindicated.)

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    Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of unconcerned

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