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Significato di undoubted

indubbio; certo; sicuro

Etimologia e Storia di undoubted

undoubted(adj.)

"non messo in discussione," riferito a condizioni, persone, autorità, ecc., metà del XV secolo, undouted, da un- (1) "non" + participio passato di doubt (v.). Correlato: Undoubtedly. Anche in inglese medio si usava undoutous "certo, sicuro," undouteful "fermo, certo."

Voci correlate

Intorno al 1200, douten, duten significava "temere, avere paura" (un senso ormai obsoleto). Derivava dall'antico francese doter, che significava "dubitare, essere incerti; avere paura," e risaliva al latino dubitare, ossia "dubitare, mettere in discussione, esitare, vacillare nell'opinione" (collegato a dubius, "incerto"). Quest'ultimo era a sua volta legato a duo, che significa "due" (proveniente dalla radice proto-indoeuropea *dwo-, "due"). L'idea di base era quella di trovarsi "tra due fuochi," indecisi tra due opzioni. Un confronto utile è con dubious. Etymologicamente, il termine esprimeva l'idea di dover scegliere tra due possibilità.

Il significato di "paura" si sviluppò nell'antico francese e fu poi trasmesso all'inglese. La sfumatura di "essere incerti, esitare o vacillare nell'opinione" è attestata in inglese già intorno al 1300. Le accezioni transitivo di "essere incerti sulla verità o realtà di qualcosa" e "distrustare, essere incerti riguardo a" risalgono anch'esse a circa il 1300.

La -b- fu ripristinata in francese e inglese tra il XIV e il XVI secolo da scribi che imitavano il latino. In francese fu poi nuovamente eliminata nel XVII secolo, mentre l'inglese l'ha mantenuta.

Il termine ha sostituito l'antico inglese tweogan (sostantivo twynung), derivato da tweon, che significa "due." L'idea era quella di trovarsi "tra due opzioni," un concetto simile a quello implicito nel latino dubitare. Un confronto interessante si può fare con il tedesco Zweifel, che significa "dubbio," e deriva da zwei, ossia "due."

Il prefisso di negazione, in antico inglese un-, deriva dal proto-germanico *un- (presente anche nell'antico sassone, antico frisone, antico alto tedesco, tedesco un-, gotico un-, olandese on-), e risale all'indo-europeo *n- (origine di a-, an- in sanscrito "non", a-, an- in greco, an- in antico irlandese, in- in latino), che è la forma combinata della radice *ne- "non".

È il prefisso più prolifico in inglese, usato liberamente e diffusamente nell'antico inglese, dove forma più di 1.000 composti. Contende con il suo omologo derivato dal latino in- (1) il diritto di negare certi termini (indigestable/undigestable, ecc.), e sebbene entrambi possano essere usati insieme per indicare sfumature di significato (unfamous/infamous), di solito non lo sono.

Spesso ha un tono eufemistico (untruth per "una bugia") o enfatico, soprattutto quando suggerisce un'idea di privazione o liberazione: unpeel "sbucciare"; unpick "scassinare (una serratura) con strumenti da ladro"; unloose per "allentare".

Forma anche parole a partire da frasi, come uncalled-for, circa 1600; undreamed-of, anni '30 del 1600. Fuller (1661) usa unbooklearned. Una descrizione di un testamento legale del XV secolo contiene unawaydoable; Ben Jonson scrive un-in-one-breath-utterable. La parola uncome-at-able è attestata negli anni '90 del 1600 in Congreve, ma Samuel Johnson nel XVIII secolo e Fowler nel XX secolo la criticano ("La parola aveva senza dubbio, due o tre secoli fa, un'aria spavalda da 'chi se ne frega dei grammatici'; quella spavalderia è svanita da tempo; non ha scopo che 'inaccessibile' non abbia già...").

Tuttavia, la pratica è continuata; unlawlearned (Bentham, 1810), unlayholdable (1860); unputdownable, riferito a un libro, compare nel 1947; unpindownable, nel 1966. Si può anche confrontare con put-up-able-with (1812). Come prefisso nel telegraphese, per sostituire not e risparmiare il costo di una parola, è attestato dal 1936.

Grazie alla sua versatilità e alla necessità di esprimere negazioni, il numero di parole che possono essere create con un- in inglese è quasi infinito, e il fatto che alcune vengano usate mentre altre rimangano inedite dipende dal capriccio degli autori.

Gli editori di dizionari hanno notato questo fenomeno fin dal XVIII secolo, ma hanno anche ampliato la lista. Il "New and Complete Dictionary of the English Language" di John Ash (1775) presenta molte pagine di voci con un- in un'unica riga; tra una dozzina di voci consecutive ci sono unhaggled, unhaired, unhalooed, unhaltering (aggettivo), unhaltering (sostantivo), che il OED (1989) osserva essere state "ovviamente create per l'occasione" e che compaiono in altri testi solo decenni dopo, se mai. (Ash vindicated.)

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    Tendenze di " undoubted "

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    Traduzione generata da IA. Per il testo originale, clicca qui: Etymology, origin and meaning of undoubted

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